Divisi su tutto, uniti solo dal potere
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Il vertice di maggioranza che si è tenuto ieri doveva servire a dare l’immagine di unità nel governo, dopo le polemiche estive innescate dall’apertura di Forza Italia a una nuova legge sulla cittadinanza, con il riconoscimento dello ius scholae. Ma la vicenda surreale dei due diversi comunicati stampa diffusi al termine del vertice (nel primo c’era un riferimento contrario agli interventi militari ucraini in territorio russo, espunto nel secondo comunicato), è stata la plastica conferma delle divisioni esistenti tra i partiti su un tema centrale come la politica estera. (L'HuffPost)
Su altri media
“Dopo le sbandate dei giorni scorsi è bene che Meloni e Tajani chiariscano in Parlamento quale sia le linea di politica estera dell’Italia, in particolare sull’Ucraina. (Civonline)
ROMA — «Salvini è libero di parlare il linguaggio di Vannacci, ma sull’Ucraina contano gli accordi presi in Parlamento». Il vicepresidente della Camera e deputato di FI Giorgio Mulè chiede alla maggioranza di tornare a un clima di compattezza. (la Repubblica)
Dura tre ore il vertice di maggioranza in cui “si sancisce un nuovo patto di coalizione”. Dalla Lega nota sbagliata sull’Ucraina. (Sky Tg24 )
Sul sostegno all’Ucraina “tutti riconoscono che la nostra linea è chiara e netta, tranne la sinistra che non ne ha una sua”, spiega “non arretriamo, no. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)