Armi all'Ucraina, Draghi convince Salvini. Conte isolato sulla guerra

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E da palazzo Chigi è arrivata la conferma dell'isolamento del leader M5S: «Salvini e la maggioranza non chiedono che cambi il mandato del governo».

Armi italiane a Kiev, Draghi alla prova del parlamento: muro di Conte e Salvini, ma il governo non rischia. In tutto questo, la tensione resta alta

Però, allo stesso tempo, Salvini ha escluso (appunto) di voler chiedere (come vorrebbe invece Conte) un voto sugli armamenti a Kiev. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

(Adnkronos) – “Se vuoi dialogare con qualcuno e gli dai del cane, è difficile che poi si sieda a dialogare con te”. Un ministro “dovrebbe distendere i rapporti diplomatici” ma “poi dà del’animale a qualcuno con cui dobbiamo sederci intorno al tavolo”. (CremonaOggi)

Matteo Salvini interviene in Senato e lancia le sue proposte "per la pace" a Mario Draghi. "Voglio fare tre proposte concrete - dice a mo' di premessa - non limitarmi a dire che vogliamo la pace". (Adnkronos)

Draghi ("la persona più autorevole per farlo") chieda lo sblocco delle migliaia di tonnellate di grano ferme in Ucraina e in Russia, su terra e nei porti, per evitare la drammatica carestia in Africa. Salvini non fa passare senza replica le parole di Ignazio La Russa, pronunciate poco prima delle sue (La Sicilia)

Anche l’Italia – così come USA e molti altri Stati europei – ha dato il proprio sostentamento a Kiev in maniere differenti, tra cui l’invio di armi. Penso che generali, ambasciatori, il Santo Padre, uomini di Stato e uomini di impresa contino che l’invio di armi cessi e che i tempi siano maturi per il dialogo». (Yahoo Eurosport IT)

(askanews) – “Non è nell’interesse dell’Italia assumere posizioni del tutto contrarie alla nostra lunga e apprezzata tradizione diplomatica dal dopoguerra a oggi”. La prima ipotesi porta morti, crollo dell’economia, diffusione di carestie e aumento dei flussi migratori. (Agenzia askanews)

Sono le parole di Matteo Salvini, che in Senato si è rivolto a Mario Draghi, dopo l’informativa. E infine ha suggerito una mediazione per “un cessate il fuoco non vano, di 48 ore insieme a Francia, Germania e Santa sede pronti a fare da garanti per negoziati (Il Fatto Quotidiano)