“Chat di Armanna acquisite illegittimamente: ecco perché non finirono nel processo Eni Nigeria”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Armanna, ex manager licenziato dalla compagnia petrolifera italiana, è poi diventato grande accusatore e valorizzato per le sue dichiarazioni dai pm.

Da quello che trapela dalle agenzie di stampa, infine, tra l’aggiunto De Pasquale e il pm Storari non ci sarebbe stata mai un’interlocuzione verbale su questi temi e nemmeno un vero scontro

Le critiche dei due pm, a quanto si è appreso, hanno riguardato soprattutto la “legittimità procedurale” nell’acquisizione di quelle chat nell’inchiesta sul ‘falso complotto‘ da parte di Storari. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati (la voce d'italia)

La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al pg della Cassazione Salvi, al Csm e al Ministero della Giustizia Ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione alla gestione del materiale probatorio. (L'agone)

I due magistrati non hanno commentato. All'origine dell'indagine, avviata due settimane fa, c'è la gestione da parte dei due magistrati di alcune informazioni sull'ex manager Eni Vincenzo Armanna a loro arrivate da una indagine parallela condotta da altri colleghi, spiegano due fonti. (Yahoo Finanza)

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (RagusaNews)

Nel suo telefono Storari avrebbe trovato alcune chat create ad arte da Armanna facendo credere che il capo del personale Eni Granata e l'amministratore delegato del gruppo Descalzi, dialogassero con lui, tra il 2013 e il 2014, quando in realtà quei due numeri, secondo le verifiche del pm milanese, non erano a loro intestati. (TG La7)

Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (Notizie - MSN Italia)