Solo due segni “più” sul Ftse Mib

La Sentinella del Canavese ECONOMIA

Invece i regressi più pesanti in giornata hanno riguardato Bper Banca (-5,08%), Enel (-5,07%), Exor (-4,75%) e Saipem (-4,74%)

Con questo tonfo la Borsa torna ai livelli di marzo, per un rigurgito di pessimismo riguardo agli sviluppi della pandemia.

Due sole azioni positive sul listino principale: Diasorin +1,81% e Amplifon +0,47%, e non per caso si tratta di due titoli legati in vario modo al settore medicale, e quindi considerati difensivi. (La Sentinella del Canavese)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da un lato gli operatori sono preoccupati per l’avanzamento dei contagi, dall’altro c’è grande attesa per il meeting della Banca Centrale Europea di giovedì. La debolezza del comparto energetico è riconducibile alla notizia dell’accordo in sede Opec+ per l’incremento dei livelli produttivi. (Money.it)

Nelle retrovie Enel che cede oltre il 4%, seguita da Telecom Italia che indietreggia del 3,6% dopo la revisione della guidance sull'Ebitda. A frenare i listini i crescenti timori sulla diffusione della variante Delta del Covid-19 e alle possibili misure che potrebbero essere adottate e che andrebbero ad impattare nuovamente sulla ripresa economica. (Yahoo Finanza)

Difficile per adesso ipotizzare il ritorno sopra i 24.900 punti Il Ftse Mib future (scadenza settembre 2021) si è decisamente indebolito ed è sceso verso i 24.200 punti. (Milano Finanza)

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"L'unica comparazione possibile è quella con i risultati del secondo trimestre 2019, in modo da capire chi ha potuto assorbire la crisi e chi no", afferma Alberto Villa, head of equity research di Intermonte (SoldiOnline.it)

In netta flessione Webuild in calo del 4,3%, fra i peggiori del listino insieme a Maire Tecnimont Tecnimont in calo del 4% Le big Unicredit e Intesa cedono rispettivamente il 2,5% e l'1,7%, fa peggio Bper in flessione del 3,2%, penalizzato da Kepler Cheuvreux che ha tagliato il prezzo obiettivo a 1,9 euro da 2,1 euro precedente. (Yahoo Finanza)