Napoli, l'incendio dell'Oasi degli Astroni: il rogo causato dai fuochi d'artificio per una festa di 18 anni

La Repubblica INTERNO

Il direttore dell’Oasi: “Saremo parte civile.

Napoli, l'incendio dell'Oasi degli Astroni: il rogo causato dai fuochi d’artificio per una festa di 18 anni di Dario del Porto. Denunciati il titolare del locale e il parcheggiatore abusivo che ha acceso la “batteria”.

Il clima cambia, servono comportamenti adeguati"

(La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Dall'esame del video si vede come l'incendio inizi immediatamente dopo il lancio del materiale pirotecnico, che prosegue nonostante le fiamme stiano iniziando a propagarsi. Il Wwf, come sempre, sarà a fianco delle autorità inquirenti offrendo il massimo supporto per l’individuazione dei responsabili" (NapoliToday)

Complici le condizioni meteo e la siccità, le fiamme si sono rapidamente sviluppate sino al cuore della riserva. Segnalazioni, ancora non confermate, indicano quale causa del rogo l’esplosione di alcuni fuochi artificiali avvenuta in un’area poco distante dal confine dell’oasi. (Corriere del Mezzogiorno)

Sul posto sono accorsi i mezzi dei vigili del fuoco, che stanno cercando di domare le fiamme. Le fiamme sono divampate nel primo pomeriggio, e i roghi stanno interessando sia la sommità - dove insistono delle cisterne d'epoca romane - che la base del costone occidentale del cratere del Lago d'Averno, nei Campi Flegrei. (ilmattino.it)

Approntata per chiudere in bellezza una festa dei 18 anni organizzata in un locale per eventi. La riserva naturale del Cratere degli Astroni si trova tra Pozzuoli e Napoli, è stata istituita nel 1987 e la gestisce Wwf Italia. (Open)

Il video della causa dell'incendio agli Astroni. Nel video si può vedere l'uso criminale di fuochi pirotecnici sparati, secondo il post FB dell'oasi WWF, da un noto ristorante nelle vicinanze A partire dalla sera del 31 luglio verso le 22, un violento incendio è partito dalle pendici del vulcano fino a raggiunge l’interno della Riserva. (Napolike)

I razzi partono dal parcheggio di una villa per ricevimenti e qualcuno conclude la sua traiettoria sugli alberi della riserva naturale protetta. E’ proprio così che sono andati in fiamme 50 ettari di macchia mediterranea, di vegetazione spontanea e di alberi di varie specie. (NapoliToday)