Perché il nuovo papa doveva essere Pietro Parolin

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Esquire INTERNO

Pietro Parolin: il favorito che non è diventato PapaNon ci si aspettava che il nuovo Papa fosse l'americano Prevost. Anzi, fino all'ultimo, molti osservatori ritenevano che Pietro Parolin sarebbe stato il successore di papa Francesco. Lo dicevano esperti, analisti, e persino i siti di scommesse.Settant'anni compiuti a gennaio, Parolin era considerato un successore di Francesco "in linea" con la direzione presa da Bergoglio nell'amministrare la chiesa cattolica. (Esquire)

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Magari non lo dirà mai nessuno ma quando il cardinal Prevost, cioè Papa Leone XIV, si è affacciato dal loggione di San Pietro, tutto il Palazzo della politica italiana è rimasto con un palmo di naso. Non per avversità o per antipatia verso il nuovo Pontefice. (il Giornale)

Non è mancata un pizzico di delusione, in piazza San Pietro, tra i fedeli che facevano apertamente il tifo per lui, da tutti considerato il nome più forte se fosse tornato un Papa italiano. Che non sarebbe stato lui, lo si è capito quando, dal balcone centrale della loggia della basilica, il protodiacono cardinale Francois Mamberti non ha pronunciato il nome “Petrum”. (Il Gazzettino)

Al cardinale Pietro Parolin da Schiavon (VI) purtroppo non è capitata questa singolare fortuna, bocciato da un Conclave nel quale era partito favoritissimo con i «doppi auguri» del decano, il bresciano Giovanni Battista Re, che pure nella Missa pro Eligendo Pontifice così si era espresso allo scambio del segno di pace. (ItaliaOggi)

Un Papa americano, la delusione e la rabbia dei cardinali italiani: Parolin "bruciato" subito, l'ipotesi Filoni e l'alleanza inaspettata. I retroscena del conclave

Nel momento in cui il cardinale Robert Francis Prevost si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni, accanto a lui è comparso un volto che fino a poche ore prima molti ritenevano destinato a un altro ruolo: Pietro Parolin (ItaliaOggi)

Don Piero, come lo chiamano amabilmente a Schiavon: entrato papa e uscito cardinale. E mentre si sprecano le congetture fra ipotesi di faide e sgambetti tutt’altro che suggeriti dallo Spirito Santo, c’è chi come Luca Sandonà, pur laico, l’aria delle imperiose stanze vaticane l’ha respirata per diverso tempo e qualche idea, in questi giorni che odorano di storia, se l’è potuta fare: “Sono arrivato in Università nell’autunno 2013 per sostituire Johann Spitzer – racconta Sandonà, professore incaricato dal 2013 al 2019 di materie economiche nel corso di laurea magistrale di dottrina sociale della Chiesa nell’istituto pastorale Redemptor hominis della Pontificia Università Lateranense – un docente argentino che rientrava in patria. (L'Eco Vicentino)

Davanti alle telecamere i cardinali sono tutti felici e soddisfatti per l'elezione di Robert Francis Prevost, ma il voto per Leone XIV nasconde rabbia e ruggini tra i cardinali italiani. C'è il sogno svanito di un Papa italiano che si ragiona già, dietro le mura vaticane, non tornerà prima di molti anni dal momento che il neo eletto, Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV, ha un'età relativamente giovane, 69 anni. (Leggo.it)