Inizia il processo a Zaki, che parla in manette dalla gabbia del tribunale: “Io detenuto troppo a lungo…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il giovane ha salutato a mani giunte una dozzina di parenti, attivisti e i due diplomatici italiani in aula.

“È evidente che a Zaki sono negate le più elementari garanzie dello stato di diritto; lo ripetiamo da mesi e abbiamo già la risposta.

E’ questo il trattamento riservato a Patrick Zaki durante la prima udienza del suo processo al tribunale di Mansura.

Nella gabbia si sono alternati quattro o cinque imputati seduti su due panche, i primi giunti ammanettati gli uni agli altri. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Ma dal mazzo delle contestazioni arbitrarie mosse allo studente dell’Alma Mater imprigionato dal febbraio del 2020, l’Egitto ha scelto un articolo scritto del 2019 in difesa della minoranza copta cristiana. (Corriere della Sera)

L’annuncio, come testimonia l’ANSA sul posto, è stato dato da un poliziotto al termine della prima udienza del processo che si svolge a Mansura (Corriere di Como)

È una sentenza a cui non potrà fare appello quella che attende Patrick Zaki. LEGGI ANCHE. Patrick Zaki, un anno e mezzo in carcere, gli amici: «Torture e sofferenza». (Vanity Fair Italia)

Pure nell’oblio della lontananza e del carcere, pure dalla fossa dei cinquecento giorni di detenzione, ogni tanto ci arrivano alcuni particolari della vita di Patrick Zaki che ci umiliano più di altri, ci spaccano di più la coscienza, come se la realtà lo illuminasse per un momento e ci permettesse (La Stampa)

La speranza è che il nuovo capo di imputazione, di cui si è saputo solo poche ore prima della convocazione dell’udienza, possa significare che le accuse che hanno determinato l’arresto di Zaki siano nel frattempo decadute. (EOS Sistemi avanzati scrl)

È il modo più forte per sostenere politicamente l’istanza di libertà di Zaki, […] Roma, 14 set. (SardiniaPost)