Sanità, per la Sicilia un flop dopo l’altro: al palo l’assistenza domiciliare

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Assistenza domiciliare ancora al palo. E case di comunità in clamoroso ritardo. Per la Sanità siciliana arriva una bocciatura dopo l’altra. E, come se non bastasse, ecco anche una beffa sui Livelli essenziali d’assistenza (Lea): dopo l’ultimo aggiornamento del ministero, pubblicato ieri, la Calabria guidata da Roberto Occhiuto scavalca l’Isola. Adesso, peggio della Sicilia c’è solo la Valle d’Aos… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
L’analisi della Fondazione Gimbe sullo stato di attuazione della “Missione Salute” è impietosa: solo il 18% degli Ospedali di Comunità (appena 2 su 11 previsti) ha almeno un servizio attivo. Peggio ancora per le Case della Comunità, dove si arriva appena al 2,3%: una su 43 con un servizio attivo e nessuna con tutti i servizi obbligatori. (News Town)
Continua a procedere a rilento la riforma delle cure primarie disegnata dal Pnrr: solo nel 28% delle Case di comunità pianificate risulta attivo almeno un servizio e in appena il 9,6% sono pienamente operativi tutti i servizi obbligatori. (fpress.it)
Quando sulla tabella di marcia manca meno di un anno alla scadenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono ancora molte in Calabria le opere che rischiano di non traguardare il target prefissato. (LaC News24)

Al 20 dicembre 2024, solo il 2,7% delle Case della Comunità (46 su 1.717) risulta pienamente operativo con presenza sia medica che infermieristica. Inoltre, nessuno degli Ospedali di Comunità ha attivato l’intero pacchetto di servizi previsti. (La voce del Trentino)
“La carenza di personale infermieristico resta un nodo critico per la sanità italiana. (Milano Finanza)
PESCARA – “Ancora una volta l’Abruzzo si distingue in negativo sul fronte della sanità territoriale, con dati che confermano il totale fallimento della Giunta Marsilio anche a fronte delle opportunità offerte dal PNRR. (ekuonews.it)