Germano e Giuli, scontro ai David di Donatello, il ministro: «Non siamo i nemici del cinema, ma della rendita culturale»

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«Di fronte a questa operazione di verità che ci è stata chiesta dal mondo del cinema, di fronte al fatto che Cinecittà è tornata a splendere, che il Centro sperimentale di fotografia è un'eccellenza riconosciuta che sta attraendo capitali e persone da tutto il mondo, c'è una minoranza rumorosa che si impadronisce perfino dei più alti luoghi delle istituzioni italiane, come il Quirinale, a cui deve andare sempre il nostro massimo rispetto per cianciare in solitudine, isolati... (Il Messaggero)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il ministro della Cultura risponde per le rime agli attacchi sferrati dall'attore Elio Germano dal palco dei David di Donatello: "Minoranza rumorosa che si impadronisce perfino del Quirinale per cianciare in solitudine". (il Giornale)
La conduttrice mercoledì ha presentato i candidati ai David di Donatello con la sua consueta ironia, non risparmiando battute nemmeno nei confronti di Mattarella. (Il Fatto Quotidiano)

“È esistita una cultura di sinistra oggettivamente potente, coerente e organica, quella gramsciana, bisogna dargliene atto. Ma c’è stata anche, progressivamente, un’erosione, dal momento in cui si è generato il divorzio tra consenso e potere. (lapresse.it)