Emanuele Michieletti, il primario arrestato a Piacenza per abusi sessuali è stato sospeso dall'Ordine dei medici

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È stato sospeso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza il dottor Emanuele Michieletti, quello che da giovedì 8 maggio è l’ex primario del reparto di Radiologia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto, arrestato il giorno precedente dalla Squadra Mobile e per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Su di lui pendono le accuse di violenza sessuale aggravata e atti persecutori nei confronti di alcune colleghe. (Corriere di Bologna)
Ne parlano anche altri media
Un reparto ospedaliero trasformato in luogo di terrore. È quanto emerge dall’inchiesta condotta dalla Procura di Piacenza, che ha portato agli arresti domiciliari il primario Emanuele Michieletti, 60 anni, responsabile del reparto di Radiologia dell’ospedale cittadino. (Tiscali Notizie)
LA LETTERA DEI PRIMARI DELL’OSPEDALE DI PIACENZA “In queste ore difficili, come dirigenti dell’Azienda sanitaria di Piacenza, sentiamo il dovere di ribadire con fermezza la nostra posizione e la nostra vicinanza a chi è stato colpito da una vicenda dolorosa e inaccettabile”. (Piacenza24)
A dare la misura di quanto radicato, e perdurante, fosse il clima venefico del reparto di Radiologia dell’ospedale di Piacenza sono i racconti di chi ci ha lavorato. (Il Messaggero)

PIACENZA – Emerge “un quadro gravissimo all’interno dell’ospedale di Piacenza”. (la Repubblica)
Essere un’Azienda pubblica significa anche questo: non nascondere, ma agire. Lo affermano, in una lettera aperta, sedici direttori di dipartimento dell’Ausl di Piacenza, che intervengono a seguito dell’arresto di un primario per violenza sessuale, avvenuto lo scorso 7 maggio. (piacenzasera.it)
Il medico, arrestato mercoledì, si trova ai domiciliari. È arrivato il licenziamento per giusta causa, con una delibera aziendale, per il primario di Radiologia dell’ospedale di Piacenza, Emanuele Michieletti, accusato di violenza sessuale aggravata e atti persecutori ai danni di dottoresse e infermiere. (Il Fatto Quotidiano)