“Presidiamo il Giglio!”, l’appello degli animalisti contro la caccia al muflone

Sardegna Reporter INTERNO

L‘appello delle associazioni è ad intervenire, presidiando i territori dell’Isola per impedire gli atti venatori.

L’unica cosa che resta da fare è raggiungere l’Isola, ognuno, spontaneamente, personalmente, per riprenderci i boschi, la natura, i parchi, ormai invasi dal mondo venatorio e bloccare l’esecuzione.

I mufloni hanno bisogno di noi” – concludono le associazioni animaliste

Dobbiamo agire tutti perché se le istituzioni vanno avanti in questo folle progetto di morte tutti noi abbiamo il dovere di mostrare il nostro sdegno. (Sardegna Reporter)

Ne parlano anche altri giornali

Il problema è che il muflone è, in Italia peninsulare, una specie aliena, cioè una specie che non si è co-evoluta con gli habitat italiani e la sua presenza è quindi fonte di squilibrio potenzialmente molto dannoso per altre specie autoctone e preziose. (GiglioNews)

Mores (SS), 25 novembre 2021. Non ultimi quelli organizzati in collaborazione con diverse realtà di pubblico servizio dell’isola (pronto soccorso, polizia locale), mentre di recente in collaborazione con Dart Race sono stati avviati anche i corsi di guida motociclistica. (Sardegna Reporter)

Tutte specie introdotte dall’uomo che hanno avuto la capacità di alterare l’habitat e soppiantare le specie originarie Tra queste ci sono endemismi che non si trovano al di fuori dell’arcipelago toscano. (Today)

Il provvedimento è stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento nell’ambito di un’inchiesta che ha consentito di documentare come il sito, avviato nel 1993 come discarica per rifiuti non pericolosi, aveva terminato l’attività di smaltimento nel 2005 per esaurimento della capacità ricettiva ma di fatto non era mai stato chiuso. (LaPresse)

Sono animali incompatibili con la biodiversità dell’isola, che modificano l’equilibrio del Giglio. In Sardegna e in Corsica, dove l’abbattimento dei mufloni è vietato dal 1953, si parla di tracce risalenti a 7 mila anni fa“ (L'Arno.it)

Siamo di fronte a una realtà preoccupante, disumana e assolutamente illogica, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche sulla vita e sul benessere di questi poveri animali, molto pacifici ma considerati dall’ente Parco una specie aliena e invasiva. (GiglioNews)