Caso Eitan, console italiano visita il bambino: “E’ in buone condizioni di salute”

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La ministra Bonetti: "Tutte vicende che riguardano i diritti dell'infanzia sono prioritarie per l'azione di questo governo". Il console italiano a Tel Aviv ha incontrato oggi il piccolo Eitan Biran alla presenza del nonno materno Shmuel Peleg.

C’è la magistratura che si sta mettendo a servizio per la soluzione della vicenda, ci sarà l’impegno nell’ovvio dialogo diplomatico tra Stati, per arrivare a una soluzione. (LaPresse)

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«Eitan è stato tolto brutalmente alle persone più vicine che aveva - ha detto - mia moglie doveva lasciare i suoi occhiali o un oggetto vicino a lui quando si allontanava per dimostrarle il suo affetto e che sarebbe tornata» Per Or Nirko, zio paterno del piccolo Eitan vittima di un presunto rapimento, serve una «soluzione politica» che potrebbe risolvere la situazione «in modo molto più rapido rispetto a quella giudiziaria». (Corriere TV)

Udienza il 29 settembre. La posizione di Aya Biran nell'udienza del 29 settembre presso il Tribunale di Tel Aviv sarà «molto chiara: l'immediata restituzione di Eitan» E ancora: «Spero non sia una questione politica, è vero che Eitan ha la doppia cittadinanza, ma lui è italiano». (La Provincia Pavese)

(LaPresse) – A quanto si apprende il console italiano a Tel Aviv ha incontrato oggi il piccolo Eitan Biran alla presenza del nonno materno Shmuel Peleg. Roma, 17 set. (LaPresse)

Bimbo del Mottarone, parla il legale della zia affidataria che oggi ha intentato l'azione giudiziaria per far valere la Convenzione dell'Aja: "Aya vuole parlare subito col piccolo e andrà in Israele per stare con lui anche durante il processo" "Ci hanno offerto di parlare con Eitan, ma se non ci dicono subito dov'è faremo intervenire la polizia" di Sharon Nizza (La Repubblica)

C’è stata una sofferenza enorme, una sofferenza provocata e quindi una responsabilità da parte della nostra comunità di restituire speranza in un futuro positivo a questo bambino e alla famiglia che lo ha accolto. (LaPresse)

Le autorità cercano di fare luce sui mesi passati in Italia dal nonno, tra Milano e Pavia, i suoi contatti, le sue frequentazioni. "In aereo Eitan non ha mai smesso di chiedere quando saremmo arrivati e gridava: 'voliamo in Israele, voliamo in Israele", ha raccontato alla tv N12. (L'Unione Sarda.it)