Rai, scioperiamo perché
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Quattro le ragioni principali per cui le lavoratrici e i lavoratori Rai sono in sciopero per l’intero turno di lunedì 23 settembre, su tutto il territorio nazionale. Dalle 10.30, appuntamento a Roma, davanti alla sede di viale Mazzini, per un presidio con i dipendenti e i cittadini, promosso da Slc Cgil. Il segretario generale della categoria, Riccardo Saccone, fa il punto sulla situazione attuale del servizio pubblico. (Collettiva.it)
Su altri giornali
La programmazione Rai subirà oggi, 23 settembre, importanti modifiche. (Il Fatto Quotidiano)
“L’astensione dal lavoro – si legge in una nota sindacale ripresa da Adnkronos – è stata indetta a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro la cui proposta di rinnovo di luglio, siglata fra i sindacati e l’azienda di viale Mazzini, era stata bocciata dalla platea interessata con il 52 per cento dei consensi”. (Primaonline)
Il sindacato: "Fondamentale creare nuovi posti di lavoro" Leggi tutta la notizia (Virgilio)
I sindacati hanno anche reso noto il motivo di questa mobilitazione, che prevede anche un presidio davanti alla sede centrale della televisione di Stato a Roma, in viale Mazzini. (Positanonews)
È superiore al 90% l'adesione dei lavoratori del centro di Produzione Rai di Napoli, allo sciopero unitario indetto per oggi da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl e Snater, a sostegno del rinnovo del contratto che non è ancora arrivato dopo la bocciatura dell'accordo trovato a luglio. (ROMA on line)
Programmi annullati, telegiornali in forma ridotta e tante repliche. Da "Storie Italiane" a "I Fatti Vostri", fino a "È sempre mezzogiorno", sono state moltissime le trasmissioni a subire variazioni. (leggo.it)