Kim dichiara guerra ai jeans e alle soap opera

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Ci sono ancora da "risolvere le questioni in sospeso, i problemi urgenti per l’economia e la vita delle persone", da tenere al riparo dalle temute influenze e ingerenze esterne

Lo strumento è una legge varata a maggio per neutralizzare le minacce del "pensiero reazionario" che include sanzioni drastiche: pena di morte o i campi di lavoro e di rieducazione.

Lo stesso Kim Jong-un ha scritto lo scorso mese una lettera alla Lega della gioventù, riportata dal Rodong Sinmun, sollecitando la repressione di "condotte sgradevoli, individualiste e anti socialiste" tra i giovani per fermare "il linguaggio straniero", le acconciature e i vestiti. (Quotidiano.net)

La notizia riportata su altri giornali

Se lo stanno chiedendo in Corea del Nord a proposito delle condizioni di Kim Jong-un, che dopo più di un mese lontano dai riflettori è riapparso in pubblico. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (Il Mattino)

Tra i divieti decisi da Kim i film provenienti dall’estero (in particolare Corea del Sud, Hollywood e Giappone) oltre che i jeans. Kim Jong-un ha firmato una legge contro film stranieri e jeans. (News Mondo)

Nel 2014 era scomparso per quasi sei settimane prima di riapparire con un bastone da passeggio. Giorni dopo, l'agenzia di spionaggio della Corea del Sud ha affermato che Kim aveva subito un intervento chirurgico per rimuovere una ciste dalla caviglia (Today.it)

in foto: Kim Jong–Un, numero uno della Corea del Nord. Chiunque verrà sorpreso con quantità di materiale multimediale della Corea del Sud, degli Stati Uniti o del Giappone rischia una condanna fino alla pena di morte. (Fanpage.it)

Siamo abituati a sentire notizie stravaganti sulla megalomania o l’atteggiamento anti-americano di Kim Jong-un ormai, ma l’ultimo provvedimento preso dal leader nord-coreano stavolta è davvero oltre ogni limite: in Corea del Nord sono stati banditi tutti i prodotti occidentali per contrastare “l’occidentalizzazione” della società. (DR COMMODORE)

Ha scritto lo scorso mese una lettera alla Lega della gioventù, sollecitando la. Guerra senza quartiere ai jeans attillati, ai tagli di capelli «non convenzionali» e ai film stranieri, soprattutto alle temutissime soap opera sudcoreane. (ilmattino.it)