Comunali a Napoli, dai centri sociali al caos sulle liste è lite Pd-deluchiani

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La miccia è stata la timida apertura di Marco Sarracino - il segretario metropolitano del Pd - alla sinistra anche quella più radicale fino ad arrivare ai centri sociali.

Con il beneplacito, si intende, di Manfredi.

Alla fine, la tregua tra i deluchiani e il Pd è durata giusto il tempo di presentare il candidato del centrosinistra e del M5S Gaetano Manfredi, poi lo scontro è tornato a essere feroce. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Mi è stato spiegato che per fare un accordo politico con il M5S è opportuno individuare un’altra candidatura. Il M5S e la candidatura non gradita di Irto. “Ho incontrato nei giorni scorsi il segretario del Pd, Enrico Letta. (Quotidiano online)

Chi sceglie la strada della violenza e della sopraffazione si autocondanna a stare dalla parte sbagliata. – 15.45 | “Le tragedie vissute da Trieste nello sciagurato ‘secolo breve’ siano da insegnamento e monito per tutti: la libertà e il rispetto di persone e diritti sono presupposto di convivenza e crescita. (TRIESTEALLNEWS)

Ma la prima tessera del domino è stata spinta e tocca ora al presidente della Commissione di garanzia del Pd di Bologna, Paolo Trombetti, sbrogliare la matassa. Isabella Conti non usa mezzi termini per definire il ricorso interno al Pd contro amministratori ed eletti dem schierati con lei, sindaca di Italia viva in corsa da indipendente alle primarie del 20 giugno. (Corriere della Sera)

A commentare la vicenda anche Massimo Canale, dell’assemblea nazionale del Partito Democratico, il quale fa una disamina più generale e manda un messaggio al segretario Enrico Letta. (Stretto web)

Abbiamo condiviso l’idea di una coalizione ampia che ovviamente avrebbe dovuto essere, però, l’esatto opposto di un dualismo PD-M5S, che conduce inevitabilmente verso l’autoisolamento o una dannosa autosufficienza». (Quotidiano del Sud)

«Il sostegno di un pezzo del Pd alla sindaca di Italia viva Isabella Conti è un fatto di rilievo nazionale che non può essere localizzato a Bologna». Le divisioni verso le urne Nel frattempo, alla direzione provinciale del Pd si fa il countdown verso il 20 giugno. (Corriere della Sera)