Volkswagen ammette: «Sovracapacità di 500 mila auto in Europa, non si torna al pre-Covid»
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Arno Antlitz, il cfo del colosso tedesco, ha parlato ai dipendenti della sede centrale a Wolfsburg del piano di risparmio, necessario a causa del brusco calo di domanda nel Vecchio Continente. Ad appena 48 ore dalla notizia riportata dalla Bild di possibili tagli al personale che riguarderebbero 110 mila lavoratori in Germania, con in ballo lo stop ad almeno un impianto, Volkswagen ha ammesso la propria crisi. (Lettera43)
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Da qui, l’ipotesi – per la prima volta nella storia – di chiudere altrettante fabbriche in Germania, una di componentistica, che i manager del gruppo tedesco stanno valutando. La Volkswagen ha perso vendite pari a 500mila auto nel periodo post pandemico, “l’equivalente di circa due stabilimenti”. (Il Fatto Quotidiano)
In vista degli annunciati tagli al personale con 110 mila dipendenti a rischio licenziamento, la Volkswagen continua la trattativa con il sindacato metalmeccanico tedesco Ig Metall sulla necessità di abbassare i costi per evitare l’ipotizzata chiusura di stabilimenti in Germania, anche aprendo all’ipotesi di una settimana lavorativa corta che possa contribuire a ridurre l’impegno economico del gruppo. (Lettera43)
Volkswagen afferma di avere 'un anno, forse due' per adattarsi al crollo delle vendite di auto in Europa, mentre cerca di giustificare le proposte di chiusura di fabbriche in Germania per la prima... (Virgilio)
"La Germania deve rimanere un Paese delle auto". Lo ha affermato il ministro del Lavoro tedesco, Hubertus Heil, mentre il gigante automobilistico Volkswagen ha annunciato il 2 settembre che potrebbe chiudere alcuni siti di produzione e minacciare ulteriori tagli di posti di lavoro a causa dello stallo dei piani di risparmio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non solo perché sentiamo come doveroso prestare innanzitutto attenzione a chi necessita di maggiore cura, ma anche perché il fenomeno rappresenta una problematica in forte crescita, in particolare per quanto riguarda i disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui i disturbi dello spettro autistico e quelli del comportamento e dell’attenzione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Carlo Nicolato 05 settembre 2024 (Liberoquotidiano.it)