Il big italiano delle costruzioni cambia nome: da Salini Impregilo a WeBuild

Basilicata24 ECONOMIA

Un’operazione “di sistema” senza precedenti che guarda a un mercato delle costruzioni di dimensioni molto significative nel prossimo triennio 2020-2022 (quasi 18.000 miliardi di euro).

Da Salini a WeBuild: si chiama così il “nuovo” colosso italiano delle costruzioni.

A fianco della famiglia Salini, che controlla la società con una partecipazione del 44%, tra i soci principali ora ci sono importanti investitori istituzionali stranieri oltre alla Cassa Depositi e Prestiti con il 18% e le tre principali banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm, alle quali congiuntamente fa capo circa l’11% di WeBuild. (Basilicata24)

La notizia riportata su altre testate

Il Cda della società guidata ha approvato la proposta – da avanzare alla prossima assemblea degli azionisti per approvazione – del nuovo brand del Gruppo: WeBuild. Sarà mantenuto invece l’elemento grafico del logo, la sfera con i 5 “whirl”, conosciuti e riconoscibili in tutto il mondo. (Industria Italiana)

Oltre i massimi di gennaio a 1,66 circa, le quotazioni potrebbero tentare di risalire la china verso quota 1,73, media mobile esponenziale a 100 giorni, poi fino a circa 2 euro, linea che scende dai massimi di aprile 2019 e picco del 22 ottobre. (Investire Oggi)

Arriva un nuovo nome per Salini Impregilo. Il ‘We Build type’. (Kongnews)

Salini ha invitato la politica a snellire le procedure per la realizzazione di infrastrutture e aperto a un possibile coinvolgimento del gruppo nella manutenzione della manutenzione della rete autostradale. (Investire Oggi)

Salini-Impregilo manda in archivio un passato ricco di successi e riparte da WeBuild, il nuovo nome con cui il leader italiano si presenterà sul mercato interno e su quelli internazionali e che in inglese ha un significato decisamente evocativo: Noi costruiamo. (QC QuotidianoCanavese)

Presto perfezionerà l’acquisizione di Astaldi per poi proseguire con ulteriori ampliamenti del perimetro, con l’obiettivo di arrivare a un giro d’affari di 14 miliardi di euro con un portafoglio ordini di oltre 60 miliardi. (Reggionline)