Ecuador, divampa la protesta sociale. La Chiesa lancia nuovi appelli al dialogo

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È di quattro vittime e 90 feriti il bilancio di dodici giorni di sciopero e di manifestazioni animate dalla Confederazione indigena.

Sempre attraverso un video, si è espresso anche l’arcivescovo di Quito, Alfredo José Espinoza Mateus, che ribadisce che il dialogo è “l’unico cammino possibile”

Gli appelli al dialogo della Chiesa. A più riprese la Chiesa dell’Ecuador è intervenuta per chiedere e favorire il confronto pacifico tra il governo e le sigle della protesta. (Vatican News - Italiano)

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Nella capitale Quito, all’undicesimo giorno di proteste, la polizia spara gas lacrimogeni per disperdere il corteo che cercava di raggiungere il Parlamento. (askanews) – Continuano gli scontri in Ecuador fra le forze dell’ordine e i manifestanti che protestano per i prezzi dell’energia e della vita, una contestazione che coinvolge soprattutto le popolazioni indigene. (Agenzia askanews)

E' questo il bilancio del 12esimo giorno di proteste delle popolazioni indigene che nelle scorse ore hanno cercato di assaltare il Parlamento, a Quito, venendo disperse dalla polizia. Un morto e dozzine di feriti. (la Repubblica)

Dal 13 giugno migliaia di indigeni dell'Ecuador protestano in strada contro il Governo del presidente conservatore Guillermo Lasso. Reclamano riforme economico-sociali, ma banalmente tutto è scoppiato per il carovita e in particolare per l’aumento insostenibile dei costi dei carburanti. (L'HuffPost)

?#URGENTE. Comunicado de la CONAIE, FEINE, FENOCIN, pueblo y organizaciones sociales al gobierno nacional y a la opinión pública nacional e internacional. Secondo Conaie, la prima grande rivolta indigena in Ecuador è avvenuta nel 1990, durante la presidenza di Rodrigo Borja (L'AntiDiplomatico)

Lumumba nel giugno del 1960 vinse le prime elezioni libere nella storia del Paese e fu nominato primo ministro, prima di essere assassinato. Soete riportò il resto con sé in Belgio, dove è stato conservato fino a oggi (Alto Adige)

Era già successo nel 2019, quando i manifestanti sempre guidati dal Conaie chiesero e alla fine ottennero dall’allora governo Moreno nuovi sussidi per la benzina Il governo ha proposto un pacchetto con cui venire incontro ai manifestanti, giudicato insufficiente. (LifeGate)