Zehra Dogan: artista, giornalista e attivista curda nella Turchia di Erdogan

Il Progresso Magazine ESTERI

L’8 marzo 2012 quando Zehra Dogan è poco più che ventenne fonda un’agenzia di stampa di sole donne: Jinha news, che viene chiusa dalle autorità turche nell’ottobre 2016.

Secondo Zehra Dogan nessun artista può volgere le spalle alla società, ma anzi, un pittore deve usare il suo pennello come arma contro gli oppressori.

E’ stata rilasciata a febbraio di quest’anno Zehra dopo aver scontato la sua pena. (Il Progresso Magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo le previsioni del governo, infatti, l’economia turca dovrebbe crescere dello 0,5% nel 2019 e del 5% nel 2020, lasciandosi alle spalle la fase recessiva. Secondo il Fondo monetario internazionale, la Turchia dovrebbe invece mantenere tassi di interesse elevati finché la riduzione dell’inflazione non sarà stabile e duratura. (ISPIonline)

Si tratta di una strategia che sta creando numerose tensioni a livello diplomatico, nelle forze politiche dei vari paesi e all’interno delle comunità della diaspora che si trovano spesso divise. Non mi fiderei a tornare in Turchia, neanche se Erdoğan dovesse cadere. (Osservatorio Balcani e Caucaso)

Nato, scintille tra Trump e Macron: resta nodo Erdogan. In cima all'agenda: l'ascesa della Cina e la militarizzazione dello spazio, oltre alle difficili relazioni con la Russia. (LaPresse)

Putin ha affermato che l’allargamento del Patto Atlantico è un problema per la Russia, ma che spera nel comune interesse per la sicurezza comune. A poche ore dal meeting sui 70 anni della Nato, Macron ha confermato le sue parole, a cui segue una dichiarazione del Presidente turco Erdogan (Eastwest)

Pochi giorni fa Erdogan e l’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani del Qatar si sono incontrati personalmente proprio per questo. È evidente che l’attacco di Erdogan è giunto dopo che Macron ha affermato che l’invasione turca della Siria era una minaccia alla battaglia della Nato contro l’Isis. (Formiche.net)

- ISTANBUL, 3 DIC - La Turchia bloccherà i piani Nato per la difesa di Polonia e Paesi baltici se gli Alleati non riconosceranno come terroriste le milizie curdo-siriane Ypg. (La Nuova Sardegna)