Caso Boccia, Sangiuliano resiste. Ma il “rimpastino” è ancora possibile
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Che la premier sia allergica ai rimpasti, è ormai cosa risaputa. Tanto che, a quanto pare, anche sostituire una singola casella ministeriale per forza maggiore (come nel caso di Raffaele Fitto) rappresenta per Meloni un tale motivo di ansia, da far prendere quota l'ipotesi di uno spacchettamento delle deleghe del futuro commissario Ue tra sottosegretari già in carica. Gli equilibri del centrodestra, a maggior ragione in questo momento, sono labili, e aprire anche un fronte sulla composizione dell'esecutivo, quando sono già aperti quelle delle nomine Rai e di altre controllate statali, potrebbe portare le turbolenze oltre il livello di guardia, per tacere della concorrenza tra alleati per piantare almeno una bandierina sulla manovra. (Il Dubbio)
Su altri media
Io una telefonata gliel’ho fatta, e mi ha detto che è in grado di dimostrare con le ricevute della sua carta di credito personale di aver pagato lui di tasca sua i biglietti aerei e il resto. Dice che su questo è tranquillo, non c’è un euro che è uscito dal ministero”. (Il Fatto Quotidiano)
Giorgia Meloni ha chiesto spiegazioni a Gennaro Sangiuliano (al centro delle cronache politiche per il caso della presunta consulenza a Maria Rosaria Boccia) sul ruolo della presunta consulente Maria Rosaria Boccia, la telefonata dei giorni scorsi evidentemente non era bastata a togliere i tanti dubbi su questo scandalo. (La Stampa)
Il cielo si fa nero proprio mentre Gennaro Sangiuliano è a palazzo Chigi, a rapporto da Giorgia Meloni. La coincidenza suscita tra i cron… (la Repubblica)
Nuovi guai per il ministro Gennaro Sangiuliano. Il titolare della Cultura assicura che “mai un euro” è stato speso per i viaggi di Maria Rosaria Boccia, ma lei lo smentisce sui social. Tg Politico Parlamentare, edizione del 3 settembre 2024 (Dire)
Non accenna a placarsi il caso che riguarda il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la consulente Maria Rosaria Boccia. (Sky Tg24 )
A poche ore di distanza, la donna replica sui social pure a Sangiuliano che in una lettera a La Stampa assicura che “mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia”, la quale “non ha mai preso parte a procedimenti amministrativi” e, per quanto riguarda le riunioni in vista del G7 della cultura a Pompei, non sarebbe mai stata presente a occasioni di “carattere istituzionale”. (Il Fatto Quotidiano)