Antonio Sancassani, il gusto del rischio e le magie del grande cinema
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Con la morte di Antonio Sancassani, avvenuta sabato 4 gennaio a Milano, si ha la sensazione che l’epoca degli esercenti cinematografici che vivono in simbiosi con la loro sala, legando a lei ogni successo e ogni sconfitta, sia definitivamente tramontata. Dopo aver resistito all’avanzata delle multisale e aver indicato una via alternativa – non pauperististica e addirittura redditizia – all’esercizio cinematografico, la sua uscita di scena ha coinciso con l’arrivo in città di manifestazioni che usano la sala cinematografica per pubblicizzare piattaforme di streaming in un paradossale e tragico scambio di funzioni. (il manifesto)
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Mercoledì 8 gennaio al Cinema Mexico di Milano una serata per ricordare Antonio Sancassani, una figura centrale della cultura cinematografica del nostro paese. Dopo i funerali tenutisi martedì 7 gennaio alla Parrocchia Santa Maria Liberatrice in Piazza Chiaradia, mercoledì 8 gennaio a partire dalle 18.30 autori, registi, produttori e spettatori di Milano e non solo renderanno omaggio ad Antonio Sancassani, nella sua casa: il Cinema Mexico in via Savona 57. (Eventiatmilano)
Ma ti prometto che la tua storia, quella sì, la continueremo a raccontare, perché oggi più che mai la tua passione, la tua libertà, la tua indipendenza, il tuo andar controcorrente, il tuo amore per il cinema sono necessari e di esempio per tutti”. (IL GIORNO)
“Una figura epica, Sancassani è il santo protettore del cinema italiano” diceva Isabella Ragonese nel documentario del 2017, Mexico, un cinema alla riscossa di Michele Rho, dedicato alla figura di Antonio Sancassani e alla sua sala, il Cinema Mexico: il racconto di un modo totale di vivere il cinema e di una sala come luogo di resistenza. (Sentieri Selvaggi)
La sala cinematografica è mia e me la gestisco io. L’addio ad Antonio Sancassani, morto alcuni giorni fa ad 82 anni, parte da qui. (Il Fatto Quotidiano)
Così hanno scritto nell’annuncio dell’iniziativa in ricordo di Antonio Sancassani, il patron del cinema Mexico, una sala da dove sono passate le migliori pellicole del cinema d’autore, indipendente e non. (La Repubblica)
A ricordare l’uomo, l’animatore, il sottile imprenditore della cultura, il cinefilo, l’agitatore culturale a cui sta stretta la semplice definizione di ‘esercente’ saranno in tanti, noti e meno noti, chiamati sul palco ad intervenire spontaneamente, senza gerarchie ed eccessive cerimonie. (Mitomorrow)