Termoli: La svolta di Rivolta del Re, «Tutelare il cambiamento professionale a Termoli»

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Si devono individuare da subito i percorsi di formazione professionale che permettano ai lavoratori che oggi fabbricano prodotti che diverranno obsoleti, di avere un posto di lavoro produttivo e non assistito anche nel futuro», concludono Roberto Di Maulo e Giovanni Mercogliano

La svolta di Rivolta del Re, «Tutelare il cambiamento professionale a Termoli». TERMOLI.

– dichiarano Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal e Giovanni Mercogliano, segretario territoriale Fismic Confsal di Termoli – questa trasformazione, se non adeguatamente e per tempo protetta, rischia di far perdere il posto di lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori del manifatturiero e dei servizi dell'Automotive. (Termoli Online)

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Per risolvere questi problemi i prossimi incontri dovranno coinvolgere la joint venture subentrante ACC e poi naturalmente le Istituzioni locali e nazionali Infine chiediamo un’intesa che offra la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i lavoratori coinvolti. (Il Messaggero - Motori)

Tra due anni inizierà la prima fase della conversione e il passaggio di parte del personale alla Acc. Dalla fine del 2025 e con la partenza del primo modulo, inizierà l’assorbimento più consistente della forza lavoro. (Quattroruote)

«Prima della Gigafactory esuberi e cassa integrazione, altro che festa». TERMOLI. Tira aria di esuberi e tanta cassa integrazione. (Termoli Online)

Stellantis, Occhionero (Italia Viva): Gigafactory è il futuro del Molise. Oltre al risultato eccezionale per il comparto economico e energetico, le promesse di Stellantis sono importanti anche per i lavoratori attualmente impiegati nello stabilimento che verrà riconvertito. (Termoli Online)

A regime, entro il 2030, gli occupati saranno 2mila, mentre, fino a quella data e per tutta la fase transitoria, sono previsti corsi di formazione e ammortizzatori sociali. La gigafactory italiana, che avrà una capacità industriale di 40 gigawatt/ora, potrà iniziare la sua attività nel 2026. (ilGiornale.it)

La riconversione verso l’elettrico, infatti, comporta la necessità di incrementare la produzione di batterie e in Italia potrebbero sorgere diversi impianti. La Gigafactory di Stellantis, infatti, non sarà il solo stabilimento dedicato alla produzione di batterie in Italia (SicurAUTO.it)