WhatsApp: ora è più facile dire a tutti che sei vaccinato

WhatsApp si aggiorna su Android e iOS e adesso, fra le novità, offre la possibilità di scaricare dei nuovi sticker dedicati al vaccino.

Un pack di adesivi, ovviamente assolutamente gratuito, che puoi scaricare dallo store ufficiale di sticker di WhatsApp oppure attraverso link diretto.

In questo modo, diventa estremamente più semplice scaricare nuovi adesivi, che magari sullo store non riesci a trovare. (Telefonino.net)

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Può inoltre diventare un'ulteriore occasione per mostrare riconoscenza agli operatori sanitari, che hanno lavorato incessantemente per salvare vite in questo lungo e difficile periodo” (Il Sole 24 ORE)

Per aiutare a promuovere la campagna di vaccinazioni di massa contro la pandemia da COVID-19, l’OMS ha avviato una collaborazione con Facebook per lanciare un nuovo pacchetto di sticker a tema su Whatsapp, che aiuti a creare un senso di comunità e condivisione attorno alla vaccinazione. (Il Fatto Quotidiano)

Può inoltre diventare un'ulteriore occasione per mostrare riconoscenza agli operatori sanitari, che hanno lavorato incessantemente per salvare vite in questo lungo e difficile periodo" Un traguardo tagliato, un abbraccio finalmente ritrovato dopo oltre un anno dall'inizio della pandemia, uno scudo che protegge. (Corriere dello Sport.it)

I nuovi sticker sono stati creati con il supporto dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità. I nuovi adesivi su WhatsApp. (QUOTIDIANO.NET)

Lucanità e modernità trovano così un punto di incontro in una nuova tappa del programma Lucanum realizzato da un’azienda informatica il comitato regionale Pro Loco Unpli Basilicata. Le chat dei lucani saranno grazie ai nostri stickers caratterizzate da una fortissima identità territoriale che sarà da ulteriore veicolo di promozione per la Basilicata». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Aprile 2021, 13:47 Lo scorso anno, in questo periodo, WhatsApp aveva diffuso un pacchetto di adesivi simile sempre in collaborazione con l'Oms, chiamato «Insieme a casa» che includeva riferimenti al lockdown e al distanziamento fisico, allo smartworking e ad esercizi aerobici indoor. (leggo.it)