Stati Uniti: “Una tregua fino a metà aprile”. Ma Israele taglia la luce a Gaza

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ESTERI

GERUSALEMME – Gli israeliani tornano a sedersi al tavolo del negoziato con Hamas con la pistola carica. Ieri il ministro dell’energia Eli Cohen ha annunciato il blocco della corrente elettrica nella Striscia di Gaza, una misura che potrebbe spegnere l’impianto di desalinizzazione di Deir el Balah e quelli per il trattamento delle acque reflue, aggravando una situazione umanitaria già compromessa.… (la Repubblica)

Su altre testate

Israele ha interrotto ieri la fornitura di elettricità a Gaza, attuando così una minaccia già paventata nelle ultime settimane per aumentare la pressione su Hamas, alla vigilia dell'attesa ripresa dei colloqui a Doha sulla seconda fase del cessate il fuoco. (Fanpage.it)

Servizio di Alessandra Buzzetti Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Nel 1927 Julien Benda scrisse Il tradimento dei chierici, cioè degli intellettuali, che fu poi ripubblicato e portato a maggiore visibilità nel 1946. (Il Giornale d'Italia)

Il ministero degli Esteri saudita ha espresso “la sua condanna nei termini più forti”, mentre il Qatar ha denunciato “una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario”. (Civonline)

Ma non basta la questione umanitaria a Israele per fare pressione per il rilascio dei suoi ostaggi nelle mani Hamas: domenica il governo ha anche dato ordine di staccare l'elettricità. Il limite viene sempre spostato un po' più in là mentre martedì a Doha in Qatar ripartono i negoziati per rinnovare il cessate il fuoco e dare il via alla seconda parte dell'accordo. (Tiscali Notizie)

“La decisione di Israele di interrompere la fornitura di elettricità all’unico impianto di desalinizzazione operativo nella Striscia di Gaza, una settimana dopo aver bloccato l’ingresso di tutti gli aiuti umanitari e di altre forniture, compresi carburante e cibo, costituisce una violazione del diritto internazionale umanitario ed è un’ulteriore prova del genocidio commesso da Israele contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza occupata”. (Amnesty International)