Revoca concessioni Autostrade: il dado è tratto? Intanto Atlantia apre capitale a F2i

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Così si legge nell’articolo: “Il governo verso la revoca della concessione alla società Autostrade: l’iniziativa forse al consiglio dei ministri di venerdì.

Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade.

Dalle parole di Mion emergono intanto segnali importanti della strategia che Atlantia intende adottare, a prescindere dallo spettro della revoca delle concessioni ad Autostrade. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altre testate

Edizione in contatto con F2i per l’ingresso del fondo in Atlantia Il presidente della holding della famiglia Benetton, Gianni Mion, ha dichiarato che sono in corso contatti con F2i nell’ambito della ristrutturazione del gruppo Atlantia. (Il Sole 24 ORE)

Ciò significa che la penale che l’esecutivo Conte bis dovrebbe pagare ad Autostrade potrebbe scendere da un valore stimato in 20 miliardi di euro a 6 miliardi di euro circa. Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. (Il Riformista)

De Micheli parla in quanto titolare di un ministero che è cruciale nella definizione del destino di Autostrade. I mille imbarazzi di De Micheli e Zingaretti svelano due preoccupazioni. (La Stampa)

A meno che non si riesca a dimostrare un’inadempienza da parte di Autostrade talmente grave da pregiudicare alla base il contratto stesso, rendendolo di fatto nullo. Dall’altra Anas, ente che subentrerà nella gestione come previsto dal Milleproroghe, dove le manovre sono in corso da tempo. (Genova24.it)

Forti perplessità su una eventuale revoca le avrebbe il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, preoccupato per le ricadute sulla finanza pubblica. Vale per i concessionari autostradali, sui quali c'è una discussione e un dibattito anche dentro di noi", ha ammesso la ministra. (AGI - Agenzia Italia)

Ai due estremi, da una parte c’è il M5s che ha intenzione di dire addio alla società dei Benetton, dall’altra Italia viva che invece vuole aspettare l’esito dei processi. Da giorni il presidente del Consiglio ricorda le «gravissime inadempienze» che ci sono state, e assicura che il governo «non farà sconti a nessuno». (Lettera43)