Nell’82 l’omicidio del generale Dalla Chiesa, ma la Regione sbaglia data. Arcivescovo: «La mafia? Un Olimpo con dei capricciosi»
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«Qui è morta la speranza dei palermitani onesti». È la frase che un cittadino palermitano, rimasto anonimo, scrive su un lenzuolo appeso in via Isodoro Carini a Palermo dove, la sera del 3 settembre del 1982, viene ucciso dalla mafia il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. Lì è andato oggi a depositare una corona d’allora il presidente della Regione Renato Schifani (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Ne parlano anche altri giornali
Memoria viva (LaC news24)
'Carlo Alberto Dalla Chiesa ci ha lasciato una grande eredità, che arricchisce il nostro senso identitario; sta a noi portare avanti il suo insegnamento, onorarne il sacrificio, perpetuarne la memoria, sta a noi indicarlo come esempio, perché è anche grazie a lui che le giovani (Adnkronos)
Parliamo di Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo con l’Italia under 21, del centrocampista Matteo Cichella con l’Italia under 20, dell’attaccante Giorgi Kvernadze con Georgia under 21, i difensori fratelli gemelli Oyono Anthony e Oyono Jeremy con il Gabon e il centrocampista Ebrima Darboe con il Gambia. (Frosinone News)
Così, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia. Con lui perdevano la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente Domenico Russo (Il Lametino)
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato il ruolo cruciale che la scuola, i mezzi di comunicazione e altri contesti educativi svolgono nella diffusione di una cultura della legalità. (Orizzonte Scuola)
A 42 anni dalla strage a Palermo, in cui persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, l’Italia ricorda un uomo che ha fatto della lotta alla mafia la sua missione. (Orizzonte Scuola)