Primo vaccino anticovid cinese, Pechino dà l’Ok: verrà iniettato ai soldati

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CanSino si è rifiutata però di rivelare se l'inoculazione del vaccino sarà obbligatoria o facoltativa sui militari indicati da Pechino, sostenendo che si tratta di segreto militare.

È stata la stessa azienda lunedì ad annunciare che la Commissione militare centrale cinese ha approvato l'uso del vaccino sui militari il 25 giugno scorso.

I primi ad ottenere il vaccino contro il coronavirus dunque saranno i militari dell’esercito cinese. (Fanpage.it)

Su altri media

Come riporta il New York Times, il via libera della sua sperimentazione su larga scala sarebbe arrivato dalla Commissione militare centrale il 25 giugno. Il via libera della sua sperimentazione su larga scala sarebbe arrivato dalla Commissione militare centrale il 25 giugno. (Sky Tg24 )

Come spiega oggi Repubblica in un articolo a firma di Elena Dusi, il vaccino non è ancora al 100%. Sgomberiamo però subito il campo dai dubbi: la somministrazione, in realtà, non è ancora la prova incontrovertibile che il vaccino funzioni. (La Legge per Tutti)

Al momento è solo per uso militare. Dalla Cina arriva l’approvazione per la sperimentazione di un vaccino Coronavirus. L’uso del potenziale vaccino Coronavirus è stato approvato il 25 giugno scorso, solo quattro giorni fa, e ha validità di un anno. (BlogLive.it)

Il tempo stimato per lo sviluppo di un vaccino COVID-19 è di circa 18 mesi o meno, il che sarebbe un record di velocità assoluta. Molti laboratori di ricerca del settore privato impegnati nella ricerca sui vaccini si aspettano un ritorno dai loro investimenti. (Quotidiano Sanità)

A dare l'annuncio è stata la stessa Cansino Biologics. Si tratta di un antidoto messo a punto dalla CanSino Biologics, società biotech quotata a Hong Kong, e da un team di ricerca delle stesse forze armate di Pechino (L'Unione Sarda.it)

Solo una persona per famiglia potrà uscire, solo una volta al giorno, per comprare alimenti e medicine. Nella capitale, scrive Cnn, quasi 8 milioni di cittadini (più di un terzo della popolazione) sono stati sottoposti al tampone e il numero di test giornalieri è passato da 40mila a 450mila. (Il Fatto Quotidiano)