Valentino Haute Couture, la vertigine dell’infinito

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Valentino Haute Couture, la vertigine dell’infinito Debutto per Alessandro Michele con una collezione che intitola Vertigineux per spiegare la natura dell’incompiutezza di ogni creatività. Soprattutto di quella che nella moda si esprime in un pezzo unico Di Michele Ciavarella (da Parigi) Valentino Haute Couture, collezione primavera estate 2015, “Vertigineux”. Un debutto, atteso - sperato - temuto - incoraggiato eccetera (ecco, ho fatto una lista) composto di “grandezze misurabili, fili emotivi, riferimenti pittorici, appunti merceologici, trapunte biografiche, trame cinematografiche, geometrie cromatiche, cuciture filosofiche, segni musicali, orditi simbolici, ricami linguistici, pieghe del tempo, frammenti botanici, archetipi visivi, tessuti storici, intarsi narrativi, nodi relazionali, eccetera”. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

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Era la sfilata più attesa della giornata, e non ha deluso le aspettative. Alessandro Michele ha fatto il suo ingresso nel mondo dell'Alta Moda con la collezione Valentino Haute Couture 2025 : una caleidoscopica, poetica, antologia sartoriale del lavoro di Garavani , ma con il massimalismo di Michele. (AMICA - La rivista moda donna)

Questo mercoledì, Alessandro Michele ha presentato la sua prima collezione di haute couture con una tendenza surrealista, invitando gli ospiti bagnati dalla pioggia a entrare in un abisso oscuro, all'interno della vecchia Borsa di Parigi, al Palais Brogniart. (FashionNetwork.com IT)

Vertiginosa di nome e di fatto, la prima alta moda di Alessandro Michele per Valentino è come lui: un fiume di parole, pensieri, citazioni, immagini, riflessioni, innamoramenti, amori, e qualche gesto teatrale che in passerella non guasta mai. (il Giornale)

L’ultra massimalismo di Alessandro Michele scuote l’alta moda di Parigi

Non una semplice sfilata ma un inno alla creatività e all'artigianalità: Valentino Vertigineux segna il debutto di Alessandro Michele nel magico mondo dell'Haute Couture (Grazia)

La lista è il dispositivo, lo strumento per cui cerchiamo di ordinare un effetto estetico che si forma attorno all’estesia, a quella sensazione vertiginosa che l’accumulo produce, è una poetica “dell’eccetera“ già scriveva Eco, in cui non c’è da spiegare, ma da perdersi solamente e riordinare magari. (L'HuffPost)

Milletrecento ore per realizzare il primo abito presentato all’interno di Place de la Bourse. Tulle, satin, velluto, organza, cotone e paillettes compongono il look 19 disegnato da Alessandro Michele e realizzato dalle sapienti mani delle première. (Pambianconews)