Crosetto: “Soldati italiani a Kiev? Solo con una missione Onu”

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«Non c'è nulla dell'evoluzione della crisi ucraina, da quando è stato rieletto Trump, che non avessi detto da mesi e di cui non avessi già ragionato con Giorgia Meloni. Così come non mi ha stupito la posizione della nuova Casa Bianca nel rapporto con Zelensky e con la Russia. Certo, i modi, quelli possono aver sorpreso anche me». Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un'intervista al Corriere della Sera. (Il Dubbio)
Se ne è parlato anche su altri media
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, interpellato sull’ipotesi di inviare truppe italiane a presidiare il confine tra Ucraina e Russia, risponde: “Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. (LAPRESSE)
"Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è convinto che una soluzione per la pace in Ucraina sarebbe quella di schierare una forza di pace Onu ai confini. (La Provincia di Cremona e Crema)
Di certo i negoziati intrapresi da Trump vanno in tutt’altra direzione, ed è importante analizzare il profondo significato delle parole del Capo dello Stato, tanto più in un paese come l’Italia nel quale alcuni partiti politici, alcuni commentatori e molti elettori, che pur si richiamano “all’onestà”, sembrano fare orecchie da mercante. (Il Fatto Quotidiano)

Crosetto ha espresso la sua visione sui possibili sviluppi della guerra in Ucraina, sottolineando la necessità di ripristinare i confini precedenti al conflitto. (Liberoquotidiano.it)
L'ultimo sondaggio realizzato da YouTrend per Sky TG24 conferma come gli italiani siano divisi su alcune delle principali questioni dell'agenda geopolitica: sull'ipotesi di inviare truppe in Ucraina, il 41% degli italiani sarebbe favorevole, ma solo nel contesto di una missione di pace dell'ONU, mentre il 38% è contrario a qualsiasi coinvolgimento militare. (Fanpage.it)
Di Milan, sua squadra del cuore, abbiamo concordato, parleremo un’altra volta (magari l’anno prossimo). (QUOTIDIANO NAZIONALE)