COVID: GRAN BRETAGNA, il GOVERNO rinuncia ad introdurre il GREEN PASS. I MOTIVI

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Il presidente Boris Johnson ha affermato di aver abbandonato l'idea di imporre un passaporto vaccinale per discoteche, musei, cinema ed eventi sportivi, nonostante si fosse ventilata l'ipotesi alcuni giorni orsono.

I MOTIVI. Niente più Green Pass in Inghilterra: lo ha deciso il premier Boris JohnsonIl governo inglese rinuncia a introdurre il Green Pass.

il GOVERNO rinuncia ad introdurre il GREEN PASS.

La scelta dell'obbligo del certificato verde, che sarebbe dovuto entrare in vigore a fine settembre, avrebbe sicuramente creato uno scontro politico nel parlamento britannico, poiché la stragrande maggioranza dello stesso partito conservatore del premier Johnson si era schierata apertamente contro, definendola "coercitiva e discriminatoria". (iLMeteo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Javid ha reso noto in un’intervista alla Bbc che la decisione finale del governo centrale, competente sull’emergenza sanitaria in Inghilterra, è di non procedere più. Il governo britannico di Boris Johnson fa una vera e propria inversione a U e rinuncia all’introduzione del Green pass in Inghilterra, la maggiore nazione del Regno Unito. (La Gazzetta di Reggio)

Vaccinare i più giovani in vista dell'inverno. (Fanpage.it)

Sono le linee del piano di contenimento del Covid in vista dell'inverno che il governo Tory britannico di Boris Johnson si appresta a formalizzare per bocca del premier dopo le ultime consultazioni di domani con i suoi esperti medico-scientifici. (Il Messaggero)

Javid ha tuttavia reso noto alla Bbc che la decisione finale del governo centrale Tory, competente sull'emergenza sanitaria in Inghilterra, è ora di non procedere più. "Sono lieto di poter dire che non andremo avanti su questa strada", ha tagliato corto. (Avvenire)

E’ con queste parole che il ministro della salute inglese annuncia il dietrofront del governo britannico riguardo al certificato verde. A breve, dichiara il primo ministro Boris Johnson, verrà tolto anche lo stato di emergenza (la VOCE del TRENTINO)

Il Joint Committee on Vaccination nei giorni scorsi aveva, infatti, optato di non raccomandare per ora l'allargamento evocando cautele sul rapporto rischi/vantaggi per questa specifica fascia d'età. Resta da chiarire invece l'ipotesi d'un possibile alleggerimento delle residue restrizioni sui viaggi, in particolare sulla quarantena precauzionale a domicilio (ilmessaggero.it)