Spunta l'accordo della Nato: "Non diamo queste armi a Kiev"

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La posizione dell'Alleanza Atlantica. Un portavoce della Nato, interrogato dall'agenzia stampa tedesca, ha preferito non commentare l'indiscrezione, spiegando però che ogni decisione sulla fornitura di armi viene presa dai singoli Stati membri.

Se non avremo tutte le armi pesanti di cui necessitiamo saremo uccisi dai russi ", ha quindi concluso il ministro ucraino

È questa l'indiscrezione lanciata dall'agenzia stampa tedesca Dpa e confermata da fonti diplomatiche Nato. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Un patto informale, che forse si voleva tenere nascosto per non rischiare di irritare Kiev o di far passare l’idea che la Nato non sia sufficientemente al fianco dell’Ucraina. (Nicola Porro)

(askanews) – I Paesi membri della Nato avrebbero raggiunto un accordo informale al loro interno per non fornire all’Ucraina blindati e aerei da combattimento, secondo l’agenzia di stampa tedesca Dpa che cita fonti interne all’Alleanza. (Agenzia askanews)

Interrogato dalla Dpa, un portavoce della Nato non ha voluto commentare, sottolineando che ogni decisione sulla fornitura di armi viene presa dai singoli stati membri. Già ai primi di maggio, Hellmich aveva riferito che la Nato aveva deciso "di non fornire tank pesanti da battaglia, nessun Leclerc o Leopard" (Adnkronos)

La NATO rinuncia a fornire a Kiev cacciabombardieri e tank di costruzione occidentale. I paesi membri della Nato si sono accordati informalmente per non fornire alcuni tipi di armamento all’Ucraina per evitare il rischio di uno scontro fra la Russia e l’Alleanza Atlantica. (Analisi Difesa)

Interrogato dalla Dpa, un portavoce della Nato non ha voluto commentare, sottolineando che ogni decisione sulla fornitura di armi viene presa dai singoli stati membri. Mentre i Paesi membri dell’est Europa hanno inviato in Ucraina armi ed equipaggiamento di era sovietica. (Il Fatto Quotidiano)

Compie 55 anni uno dei giocatori più controversi del panorama calcistico: Paul Gascoigne ha regalato giocate e racconti divertenti. Inizia la sua carriera nelle giovanili del Newcastle dove l’allora Presidente Stan Seymour lo etichettò come “un George Best senza cervello“. (Calcio In Pillole)