Facebook e il "dilemma talebani": potere, terrorismo e libertà di parola

I giornalisti, ha detto Mujahid dovrebbero chiedere a quelli di Facebook "che si vantano di promuovere la libertà di parola" perché il movimento islamista che ha da poco ripreso il potere in Afghanistan è bandito da ogni piattaforma di proprietà dell'azienda di Mark Zuckerberg: niente post, oltre che su Facebook, anche su Instagram, né chat su WhatsApp

Nella prima conferenza stampa tenuta a Kabul appena dopo la "riconquista" dei Talebani, il portavoce degli studenti coranici Zabihullah Mujahid ha sfoderato davanti a un'audience mondiale una lamentela abbastanza tipica degli utenti dei social: Facebook ce l'ha con noi, ci discrimina, ci censura. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Era doveroso per noi mettere tutti a conoscenza di questa ricerca, di questi dati e di quanto Instagram possa essere dannoso per alcune persone E cioè che Instagram diventa uno strumento dannoso per gli adolescenti. (Franz Russo)

Instagram è sempre più impegnata a occuparsi dei confronti sociali negativi» e di quelli fisici Un’altra slide mostrata internamente spiega inoltre che «gli adolescenti incolpano Instagram per l’aumento del tasso di ansia e depressione. (Vanity Fair Italia)

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Facebook ha scoperto che la sua app Instagram è dannosa e particolarmente tossica per gli adolescenti. “Gli aspetti di Instagram si aggravano a vicenda, fino a creare una tempesta perfetta”, ha detto la ricerca, secondo il Journal (Tech Princess)

Quando Facebook pagò 1 miliardo di dollari per acquisirla, nel 2012, Instagram era una piccola startup di successo con 13 dipendenti. Da uno studio reso noto dal Wall Street Journal, si è appreso che i ricercatori di Instagram hanno studiato gli effetti della piattaforma sullo stato psico-fisico dei suoi fruitori, specialmente sugli adolescenti. (ilMetropolitano.it)

LEGGI ANCHE. Instagram testa i link nelle Stories per tutti gli utenti. Anche Esther Burton, fondatrice di 515Grammi, spiega: «Utilizziamo Instagram e Facebook. (Vanity Fair Italia)

Un problema gigantesco per un social network in cui si può creare un account ad appena 13 anni d’età. I risultati della ricerca interna infatti sono noti all’azienda già da almeno un anno, in cui non sono cambiate le policy. (RADIO DEEJAY)