Migliaia di cilene danzano la coreografia che sta facendo il giro del mondo

askanews ESTERI

Vestite di nero, una benda sugli occhi, un fazzoletto rosso attorno al collo hanno denunciato “lo stato oppressivo” e hanno intonato slogan contro le violenze sulle donne.

L’appello a partecipare era stato lanciato sui social media e le manifestanti hanno danzato più volte dalle 19:30, ora locale, in poi.

(askanews) – Migliaia di donne in Cile si sono riunite davanti allo stadio nazionale di Santiago per ballare sulla coreografia creata dal collettivo delle femministe cilene, diventato un inno contro la violenza contro le donne. (askanews)

La notizia riportata su altri giornali

i più visti della sezione Serie C. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Vestite di nero, una benda sugli occhi, un fazzoletto rosso attorno al collo hanno denunciato "lo stato oppressivo" e hanno intonato slogan contro le violenze sulle donne. La canzone e la coreografia sono nate dopo l'inchiesta sulle violenze in Cile e sono state utilizzate anche a Parigi, Barcellona, Bogotà e in Messico, diventando un fenomeno mondiale. (Il Sole 24 ORE)

La Corte di appello di Bologna, nel disporre l'estradizione, aveva sottolineato che per l'ordinamento cileno l'accusa non è prescritta perché "rientra nella classificazione del crimine contro l'umanità. (La Sicilia)

La canzone e la coreografia sono nate dopo l'inchiesta sulle violenze in Cile e sono state utilizzate anche a Parigi, Barcellona, Bogotà e in Messico, diventando un fenomeno mondiale. (Yahoo Notizie)

E il nostro castigo. è la violenza invisibile. Lo Stato oppressone è un maschio stupratore.». Questo è il grido che riecheggiava nella piazza di Santiago, il 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. (PeaceLink)

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