Covid: studio, vaccino J&J meno efficace su Delta, può servire richiamo mRna

Today.it SALUTE

A suggerirlo è un nuovo studio, rimbalzato sui media internazionali, secondo cui molti di coloro che hanno ricevuto questo prodotto-scudo potrebbero dover prendere in considerazione un booster, un richiamo eterologo, idealmente uno dei vaccini a mRna.

Milano, 21 lug.

(Adnkronos Salute) - Il vaccino anti-Covid monodose di Janssen (Johnson&Johnson) potrebbe essere molto meno efficace contro le varianti Delta e Lambda del coronavirus Sars-CoV-2, rispetto al ceppo originario. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

La divisione farmaceutica, in particolare, che è quella che comprende la produzione e vendita dei vaccini anti-Covid 19 a una singola dose, ha generato nel secondo trimestre un fatturato di $12,59 miliardi, in crescita del 17,2% su base annua. (Yahoo Finanza)

Va detto per correttezza e completezza di informazione, che gli ultimi studi pubblicati solo all’inizio del mese di luglio hanno dimostrato che il vaccino Johnson and Johnson è efficace anche ad otto mesi di distanza dalla somministrazione della dose Dallo studio in questione emerge che il vaccino in questione potrebbe essere molto meno efficace contro la variante Delta. (News Mondo)

Ema, sindrome Guillain-Barré inserita tra effetti molto rari vaccino J&J. La sindrome di Guillain-Barré (Gbs), “sarà elencata come un effetto collaterale molto raro del vaccino Janssen (J&J) e un avviso sarà incluso nelle informazioni sul prodotto per sensibilizzare gli operatori sanitari e le persone che assumono il vaccino”. (Umbria Journal il sito degli umbri)

I risultati preliminari di uno studio statunitense sul vaccino Janssen (Johnson & Johnson) sono sul New York Times. Secondo lo studio, anche i vaccini di Pfizer e Moderna producono relativamente meno anticorpi contro la variante delta, ma si dice che la differenza sia minore (QWERTYmag)

Va anche sottolineato il fatto che studi condotti nell’ultimo mese e pubblicati da Johnson & Johnson, hanno evidenziato come la singola dose protegge contro la variante Delta anche a distanza di 8 mesi dall’inoculazione Ecco il motivo per cui una sola dose di vaccino Johnson&Johnson potrebbe non bastare per proteggere dalle nuove varianti. (Centro Meteo italiano)

È quanto ha rivelato un nuovo studio, secondo cui molti di coloro che hanno ricevuto questo vaccino potrebbero dover prendere in considerazione un richiamo eterologo, con uno dei vaccini a mRna. Anche altri esperti, come il virologo della Weill Cornell Medicine di New York, John Moore, pensano che questo vada considerato come “un vaccino a due dosi”. (Silenzi e Falsità)