F1 | Segreto McLaren: conta più la gomme fresca che l'ala flessibile

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A far crescere l’attenzione è stato Zak Brown: il CEO McLaren a Miami si è presentato al muretto dei box con una borraccia papaya e una scritta provocatoria: “Acqua per le gomme”. Il manager americano ha scatenato ilarità, ma anche polemiche rispondendo a chi accusa la squadra di Woking di usare sistemi illegali per il raffreddamento degli pneumatici. Zak Brown, McLaren Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images L’accusa è partita dalla Red Bull che tiene particolarmente d’occhio il team che sta dominando sia il mondiale Costruttori sia quello piloti con Oscar Piastri e Lando Norris davanti a tutti gli altri. (Motorsport.com)
Ne parlano anche altre fonti
La battaglia si combatte non solo a livello mediatico, ma anche sottotraccia cercando elementi che possano convincere la FIA a prendere dei provvedimenti. (Motorsport.com)
A Miami la McLaren ha imposto un dominio impressionante, andando a conquistare la doppietta sia nella Sprint che nel Gran Premio e infliggendo peraltro un distacco di 37″ al migliore degli altri – George Russell. (FormulaPassion)
L’era McLaren (FormulaPassion)

Da un anno i team stanno cercando di capire il segreto che ha permesso alla McLaren di sovvertire le gerarchie nel Mondiale: era infatti il 5 maggio 2024 quando Lando Norris conquistò la prima vittoria in Formula 1 (peraltro proprio a Miami), e da quel momento in poi la scuderia papaya è stato il riferimento tecnico della griglia, prima raggiungendo e poi superando le prestazioni della Red Bull (FormulaPassion)
Al termine di ogni GP una vettura viene ispezionata dalla FIA per effettuare verifiche tecniche più approfondite oltre a quelle di rito (peso, consumo del fondo ecc) che vengono effettuate dopo la bandiera a scacchi. (FormulaPassion)