​Atlantia: investitori internazionali si appellano all'Ue sulle concessioni autostradali

Rai News INTERNO

Nella lettera, che sarà inviata a breve, già entro questa settimana, si evidenzia che la misura contenuta nel Milleproroghe è a tutti gli effetti simile alla modifica normativa - voluta dall'allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro - che portò nel 2006 la Commissione Ue ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per violazione del principio 'pacta sunt servanda', che impedisce una modifica delle concessioni in essere senza l'accordo dei concessionari. (Rai News)

La notizia riportata su altri giornali

Al momento non si conosce l’identità degli investitori esteri che starebbero per scrivere all’UE. Gli stranieri in Aspi. (Quattroruote)

Ecco tutti i dettagli e le polemiche sul caso Aspi (Autostrade per l’Italia). CHE COSA HA DECISO IL CDA DI ATLANTIA. Ieri il cda di Atlantia ha sancito il riassetto al vertice – con la nomina di Bertazzo – che sarà completato con la futura scelta di un ceo che si dovrà occupare del business internazionale. (Startmag Web magazine)

In particolare, il rating di Autostrade per l’Italia (Aspi) è sceso da ‘BBB-’ a ‘BB-’ e quello di Atlantia (holding) dal precedente ‘BB+’ a ‘BB-’ (ovvero al livello junk, ‘spazzatura’). In relazione alla persistente incertezza sul profilo di credito del Gruppo, si legge nella nota di Atlantia, i citati rating sono posti/rimangono in rating watch negativo. (Finanzaonline.com)

Gianni Mion, presidente di Edizione Holding, fa il punto: «Partiamo dalla sottovalutazione del disastro (il riferimento è al Ponte Morandi ndr). «Non me ne sono occupato fino ad ora» taglia corto Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia che però conferma: «Sì, il tema della revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia è sul tavolo». (Corriere della Sera)

Mion è un uomo di numeri ma allo stesso tempo cultore della logica cartesiana che obbliga a riconoscere e ad ammettere falle ed errori. Finalmente – assicura Mion – tra il ministero (il controllore che non controllava) e Aspi è stata avviata una proficua e sistematica collaborazione. (Corriere Delle Alpi)

Alcuni di questi, soci di primo piano della holding veneta, ieri sono scesi in campo per chiedere alla Commissione Ue di intervenire. Quasi metà del capitale in circolazione della holding, il cosiddetto flottante, è in mano a fondi esteri con le spalle molto larghe. (Il Messaggero)