Lazio – Bando per associazioni, comitati, enti e fondazioni. Savo: “Sono il motore dei territori”
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La Regione Lazio del presidente Francesco Rocca a sostegno di associazioni, comitati, enti e fondazioni. È stato, infatti, pubblicato un nuovo avviso che mette a disposizione un milione e mezzo di euro per progetti, iniziative e manifestazioni di carattere sociale, culturale, sportivo e turistico, realizzati o da realizzare nel periodo compreso tra il 15 giugno 2024 e il 6 gennaio 2025. Il contributo erogato per ciascun progetto potrà arrivare fino a 20.000 euro. (Frosinone News)
Se ne è parlato anche su altre testate
Così Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil-Fpl Nazionale che prosegue “il Governo non può continuare a nicchiare: servono soluzioni definitive e strutturali per garantire la dignità del lavoro dei professionisti sanitari e per salvaguardare il diritto alla salute, pubblico e universale, di tutti i cittadini. (AssoCareNews.it)
di Enzo Bozza- Gentile Direttore,stiamo attraversando uno dei periodi più difficili per la nostra Sanità Pubblica, frutto di una transizione concettuale e politica, in atto da almeno una ventina di anni. (Quotidiano Sanità)
La distanza è ampia sia guardando agli investimenti in percentuale del Pil, sia ai fondi pro-capite per la popolazione. L'Italia investe nella sanità molto meno della media dei Paesi Ocse, in particolare quelli europei. (Fanpage.it)
Nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%. (Città di Torino)
03 SET Altri articoli in Lettere al direttore (Quotidiano Sanità)
15 Paesi Ocse fanno meglio di noi Dal dataset Oecd Health Statistics, aggiornato a luglio 2024, emerge che sono 15 i Paesi europei dell'area Ocse che investono nella spesa sanitaria una percentuale del Pil maggiore dell'Italia, con un gap che va dai +3,9 punti percentuali della Germania (10,1% del pil) ai +0,6 della Norvegia (6,8% del pil). (la Repubblica)