Covid, Gimbe: «Impennata di ricoveri in una settimana: +31%. A fine gennaio tante Regioni in zona arancione»

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La pressione ospedaliera è aumentata del 31% per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari di pazienti con sintomi.

La forte pressione dei nuovi contagi da Coronavirus sulle strutture ospedaliere è il primo dato che balza agli occhi dell’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe.

In termini assoluti si è passati dai 12.912 della settimana precedente ai 17.067.

I casi attualmente positivi sono 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente, pari a +68,7%. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe. Nella fascia 5-11 ha completato il ciclo vaccinale l'1,8%, percentuale inferiore alla media nazionale (2,4%); il 20,9% (media Italia 15,9%) ha ricevuto la prima dose. (Sky Tg24)

Zona rossa e arancione: le regioni a rischio. Secondo il report c'è "un netto aumento di nuovi casi (1.207.689 contro 810.535) e dei decessi (1.514 contro 1.102). (CataniaToday)

"Se oggi avessimo tutta la popolazione vaccinata il rischio di sovraccarico degli ospedali con una variante molto contagiosa, ma meno grave, sarebbe irrisorio". A spiegarlo al Corriere Romagna è il primario dell'ospedale Infermi di Rimini, Emiliano Gamberini, che dirige il reparto di Anestesia e rianimazione (AltaRimini)

La media nazionale è del 49%, oltre il 100% solo l’Emilia Romagna (129%), la provincia di Bolzano (145,8%) e la Sicilia (128,5%). L’aumento dei nuovi casi in Liguria nella settimana tra il 5 e l’11 gennaio è omogeneo tra provincia e provincia. (IVG.it)

«Con la terza dose di vaccino, in questo momento, nessuno è ricoverato in Terapia intensiva: un dato che credo faccia capire bene l’importanza del booster». Il risultato, continua il primario, è che «si crea una situazione di tensione molto pesante, che riusciamo a gestire ma complica tutto». (Corriere Romagna)

Analizza il presidente della Fondazione Gimbe: "Ci troviamo in una fase estremamente critica della pandemia, in cui distorte narrative ottimistiche appannano l'insufficienza delle misure per rallentare la curva dei contagi e sottovalutano i rischi per la salute delle persone e per l'economia del paese. (ForlìToday)