A Hong Kong si spegne (definitivamente) la luce della democrazia
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Dopo che il governo autonomo di Hong Kong, ma sempre più controllato da Pechino, ha respinto con toni molto duri una petizione con cui dieci vescovi cattolici di tutti i continenti avevano chiesto al governo della regione amministrativa speciale di rilasciare - senza successo - l’editore, attivista pro-democrazia e cattolico Jimmy Lai, che a quasi 80 anni è in carcere da 4 anni per la cosiddetta “legge sulla sicurezza nazionale” imposta dalla Cina sulla Città-Stato proprio nel 2020 per via della testata Apple Daily che amministrava, un media poi smantellato negli anni scorsi. (Famiglia Cristiana)
Se ne è parlato anche su altre testate
Chunk Pui-Ken è un giornalista esperto, capace di navigare il campo sempre più minato di quello che resta della libertà di espressione a Hong Kong, come ex caporedattore del sito Stand News. Londra. (Il Fatto Quotidiano)
Con loro è stata giudicata colpevole anche l’azienda proprietaria del portale, Best Pencil (Hong Kong) Ltd. L’entità della condanna, che potrebbe arrivare fino a dieci anni di carcere, verrà resa nota il 26 settembre. (Amnesty International)
E la Cina, stando agli ultimi trattati di scienza politica, può essere annoverata di diritto perlomeno nella prima casistica citata poco sopra. La libertà di stampa è un frutto sempre più difficile da cogliere in tutto il mondo, specialmente in paesi non democratici o in stati che, al loro interno, stanno vivendo conflitti lancinanti. (Luce)
Chung e Lam hanno trascorso in cella già un anno, subito dopo il raid del dicembre 2021 condotto da circa 200 agenti di polizia nella redazione di Stand News, l’ultimo media rimasto fin lì autonomo. Per la prima volta da quando è tornata sotto il controllo della Cina, nel 1997, a Hong Kong si pronuncia questa parola per condannare due giornalisti. (il manifesto)
Giovedì sono stati condannati per «sedizione» anche due giornalisti che raccontarono le proteste: l'ex caporedattore Chung Pui-kuen e l'ex caporedattore ad interim Patrick Lam, che avrebbero pubblicato «testi sediziosi» sulla testata indipendente (ora chiusa) Stand News. (Corriere della Sera)
Due ex redattori del sito di notizie Stand News sono stati giudicati colpevoli dal tribunale di Hong Kong di "cospirazione e di pubblicazione e riproduzione di contenuti sediziosi". La sentenza coinvolge anche la società editrice del sito. (Sky Tg24 )