DeepSeek rimescola le carte in tavola

DeepSeek rimescola le carte in tavola
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RSI ECONOMIA

I vantaggi di DeepSeek ridimensionano l’assunto che i grandi modelli necessitino di enormi risorse computazionali, mettendo in dubbio i colossali investimenti nei data center americani. Andrea Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale di USI/SUPSI, avverte che solo i primi test scientifici indipendenti potranno confermare le sue capacità. “Noi ci metteremo a testare questo modello sulle nostre macchine per vedere quelle che sono le effettive performance”, ha dichiarato ai microfoni della RSI, “però da quello che si vede non ho motivo di ritenere che siano state fatte affermazioni false”, riferendosi all’articolo scientifico pubblicato dal team cinese, non ancora sottoposto a peer review (RSI)

La notizia riportata su altre testate

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L'app scomparsa dagli store Visitando l'apposita pagina di DeepSeek su Play Store per Android oppure su App Store per iOs, gli utenti italiani incontrano dunque la scritta di mancata disponibilità per il nostro territorio, quando soltanto poche ore fa i download continuavano a salire vertiginosamente spingendo il software alle prime posizioni delle classifiche del segmento. (WIRED Italia)

Liang Wenfeng, un imprenditore cinese di 40 anni, ha scosso le fondamenta del settore dell'intelligenza artificiale con la sua startup DeepSeek, sfidando i colossi americani e attirando l'attenzione globale. (HWfiles)

DeepSeek scompare dagli store di Apple e Google in Italia, sito a rilento

Meta intanto studia la piattaforma mentre in Cina si festeggia il successo (Il Fatto Quotidiano)

Il vero tema è che la Cina opera con principi e regole diverse da quelle delle nostre democrazie occidentali. La vera novità di DeepSeek è rappresentata dall’open source, la disponibilità alle comunità del codice sorgente. (Agenzia askanews)

Da Google fanno sapere che vale solo per l’Italia. Il motivo è ignoto ma al momento la spiegazione più probabile è associata all’indagine aperta ieri dal Garante della privacy. (la Repubblica)