Spari a Torino, contro bus in corso Rosselli: denunciata una coppia di Asti. Lui dormiva con la pistola sotto il cuscino

LaVoceDiAsti.it INTERNO

La pistola sequestrata potrebbe essere l’arma utilizzata per sparare contro il bus

Era infatti l'arma utilizzata nei giorni scorsi per sparare contro un bus in corso Rosselli, all'altezza della rotonda con corso Duca degli Abruzzi ( l'articolo dei colleghi di TorinOggi).

L'hanno trovata i carabinieri che hanno denunciato una coppia per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. (LaVoceDiAsti.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Si tratta di un uomo di 36 anni e di una donna di 29 anni residenti in provincia di Asti con alle spalle diversi guai con la giustizia per reati contro il patrimonio (La Stampa)

Qui i carabinieri hanno trovato sotto il cuscino della camera da letto, una pistola ad aria compressa che sospettano sia quella usata per sparare contro l’autobus; aveva ancora il caricatore inserito e non presentava il tappo rosso di sicurezza. (La Nuova Provincia - Asti)

IN CASA LA PISTOLA AD ARIA COMPRESSA. Le perquisizioni a casa e in macchina hanno permesso di ritrovare e sequestrare una pistola ad aria compressa, con caricatore inserito e priva di tappo rosso, nascosta sotto il cuscino della camera da letto dell’uomo, 1500 pallini in metallo per armi ad aria compressa, una carabina ad aria compressa calibro 4.5 e un mirino ottico di precisione. (Cronaca Qui)

L’autista è morto sul colpo e tre adolescenti sono stati portati in ospedale in gravi condizioni, dove sono morti. Il presidente Vjosa Osmani ha definito l’attacco “scioccante” e ha esortato le forze dell’ordine a trovare i colpevoli il più rapidamente possibile (LaPresse)

Durante le perquisizioni a casa e in macchina i militari trovato una pistola ad aria compressa, con caricatore inserito e priva di tappo rosso che potrebbe essere l’arma utilizzata per sparare contro il bus. (Quotidiano Piemontese)

Il pallino, fortunatamente, aveva solo scheggiato e incrinato il vetro laterale, ma il conducente era rimasto profondamente scosso. Dopo qualche vivace scambio di opinioni, l’uomo era salito a bordo dell’auto e si era affiancato al pullman. (Corriere della Sera)