Morto il filosofo della politica Salvatore Veca: era presidente della Casa della Cultura

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Veca è stato anche preside della facoltà di scienze politiche a Pavia dal 1999 al 2005.

E' stato determinante nell'introduzione, in Italia, del pensiero politico del filosofo liberal statunitense John Rawls

E' stato inoltre direttore scientifico e presidente della Fondazione Feltrinelli, presidente della Fondazione Paolo Grassi e componente del comitato etico dello Ieo di Milano e dell'Istituto Mondino di Pavia. (MilanoToday.it)

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A Milano è stato presidente della Casa della Cultura e della Fondazione Feltrinelli, ed era sempre presente nel dibattito culturale sui temi a lui cari per una società modellata sulle idee di equità sociale cultura e societa. (TG La7)

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Quei valori sono come in attesa di risvegli. In questo modo, la teoria contrattualistica della giustizia sociale come equità ha aperto lo spazio della controversia e del disaccordo fra concezioni alternative di giustizia. (L'HuffPost)

Il suo pensiero più maturo si trova nei volumi Dell'incertezza (1997) e L'idea di incompletezza (2001) in cui Veca rielabora i temi del relativismo etico e giuridico I suoi interessi filosofici interagiscono con quelli politici: Veca diventa una figura di primo piano nell'elaborazione di una visione riformista della tradizione comunista italiana. (ilGiornale.it)

Morto ieri nella sua casa di Milano all’età di settantasette anni, era nato a Roma nel 1943. Se la filosofia italiana è riuscita a esprimere una sua originalità nel tenere insieme rigore analitico e passione argomentativa, superando la sterile débâcle tra filosofi continentali e filosofi analitici, lo deve - tra gli altri - a figure come quelle di Salvatore Veca (Il Manifesto)

Ci sono molti modi di interpretarla, c'è una pluralità di prospettive: c'è un concetto base e poi ci sono varie concezioni e interpretazioni di questo concetto base. Un regime che erode alla base la possibilità di una giustificazione imparziale ed equa dei modi in cui conviviamo. (Vita)