Il 29 giugno 2000 moriva Vittorio Gassman. Un ricordo

Vittorio Gassman è l’attore teatrale per antonomasia.

Il “primo” Vittorio Gassman era un bravissimo attore in teatro, considerato però mediocre al cinema.

Ebbene, la voce di Mufasa, nella versione italiana de Il re Leone del 1994 è quella di Vittorio Gassman.

Vittorio Gassman non era di origine romana ma la Capitale è stata la sua culla di formazione.

È una specie di schizofrenia”, diceva del suo mestiere Vittorio Gassman. (Artribune)

Ne parlano anche altre fonti

Tutti questi film, insieme allo speciale di 100X100 Cinema, saranno disponibili anche on demand su Sky e NOW TV nella collezione dedicata a Vittorio Gassman. «Qui giace Vittorio Gassman, fu attore, non fu mai impallato», così recita la lapide di Vittorio Gassman, originale e irriverente anche dopo la morte avvenuta il 29 giugno 2000 all’età di quasi 78 anni. (Digital-Sat News)

E' stato un gigante solo e forse proprio questo enorme vuoto che lasciava ogni volta che usciva di scena lo rapiva e terrorizzava insieme. Gassman sembrava un dio greco, l'incarnazione del teatro, svettava in un'Italia ancora piegata sotto le conseguenze della guerra persa. (Ansa)

Non è il caso di piangere per l’incidente finale: Dino Risi sacrificò una meno pregiata Fiat 1100 Tv Convertibile camuffata da Aurelia. Il Mattatore (1960) Nel film diretto da Dino Risi che riprende l’omonimo show televisivo di enorme successo, Vittorio Gassman muta pelle di continuo calandosi in una serie di personaggi truffaldini. (Ruoteclassiche)

News Cinema. Federico Gironi ricorda Vittorio Gassman, a lungo - e forse ancora adesso - il suo attore italiano preferito nel ventesimo anniversario della sua morte. E sempre su YouTube trovate due cose bellissime, che mostrano - in modi e motivi diversi - tutta la grandezza di Vittorio Gassman, attore e uomo. (ComingSoon.it)

Da vent’anni siamo orfani di Vittorio Gassmann (due N per l’origine ebraica come precisa il figlio Alessandro), nel 22 si celebrerà anche il centenario della nascita. Scegliamo dal mazzo, dimenticando moltissimi capolavori, tre grandi film e due più piccoli ma da conservare nella memori (Corriere della Sera)

E anche la quintessenza del “cialtrone” di Gassman: «A Robe’, che te frega delle tristezze. Fino a quando schiatta, si capisce», pontifica il suo Bruno Cortona di fronte al timido Roberto di Jean-Louis Trintignant (Rolling Stone Italia)