Israele avanza una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza

Israele avanza una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza
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Vatican News ESTERI

Città del Vaticano L'Egitto avrebbe ricevuto una proposta israeliana per una cessazione del fuoco temporaneo a Gaza che aprirebbe in questo modo la strada ai negoziati per la cessazione definitiva delle ostilità. La proposta sarebbe stata ad Hamas, in attesa di una risposta. A riferirlo sono i media egiziani citando fonti bene informate. Israele chiede il disarmo di Hamas Ma un alto funzionario di Hamas ha affermato che almeno due elementi della proposta non sono stati presi in considerazione. (Vatican News)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Il primo ministro ha impartito direttive per proseguire con le misure per accelerare il rilascio dei nostri ostaggi", ha dichiarato il suo ufficio in una nota, aggiungendo di aver svolto una valutazione sulla questione con il team negoziale e i vertici dell'apparato di sicurezza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Hamas rifiuta la proposta di pace: "Condizioni inaccettabili, faremo una controproposta". Ma Bibi li gela: "Non accetteremo condizioni" (la notizia)

La stessa fonte ha insistito sul fatto che le armi del movimento "non sono soggette a negoziazione" nell'accordo di Gaza. Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. (Tiscali Notizie)

Israele-Hamas, le notizie di oggi in diretta | Strage dei paramedici, Nyt: «Molti colpiti alla testa». Media arabi: «Nuovi colloqui Usa-Iran saranno sabato a Roma»

Il primo elemento di chiarezza è stato fornito da Hamas, vale a dire dall’organizzazione che esercita sulla Striscia di Gaza un persistente ed esclusivo potere “de facto”, i cui responsabili hanno comunicato di essere indisponibili a qualsiasi soluzione che implichi il proprio disarmo. (Il Riformista)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto una visita a sorpresa alle truppe nel nord di Gaza. (Corriere della Sera)

All'incontro dovrebbero partecipare l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi, a cui spetta la mediazione nei colloqui indiretti tra Washington e Teheran. (Corriere della Sera)