Quei rimedi sbagliati contro la siccità

La Stampa INTERNO

Visto che il Gran Secco in Italia imperversa, ecco che iniziano a venire fuori le soluzioni più fantasiose per porre rimedio a una siccità come mai se ne erano registrate nell’ultimo secolo.

Invece di studiare una gestione complessiva delle acque dolci durante il resto dell’anno, noi lo facciamo regolarmente e rigorosamente solo in emergenza: lo stesso atteggiamento che riserviamo al clima, alla fine delle risorse, al depauperamento della biodiversità

(La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma a Roma, dice il sindaco Roberto Gualtieri, “non c’è emergenza idrica” anche se invita comunque “a un uso attento e responsabile di un bene prezioso come l’acqua” Al momento, viste le gravi criticità, le prime quattro Regioni pronte ad accedervi sono Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Umbria. (QuiFinanza)

In tutta la regione però gli invasi sono a livelli minimi e la Regione ha varato linee guida con limiti all'uso dell'acqua. Le regioni più colpite ovviamente sono quelle del nord dove c'è anche più agricoltura intensiva e bisogno disperato di acqua. (Fanpage.it)

Pubblicità Pubblicità. “La preoccupazione delle Regioni è giustificata e il Governo condividerà un percorso, ci sono le condizioni per lo stato di emergenza”: ammette il Sottosegretario alla Salute, Costa Pubblicità. (la VOCE del TRENTINO)

Qui è già stato annunciato lo stato di calamità. Questo è quello che ne è derivato dall’incontro tra Fabrizio Cuocio (capo della Protezione civile), Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle Regioni) e i vari assessori delle regioni italiane. (Nanopress)

Di contro si è registrata un’inspiegabile riluttanza dell’azienda, che ha dichiarato di non credere a questa possibilità. Tavolo Regione Campania. Ieri si è tenuta una riunione per discutere le criticità sempre più preoccupanti che riguardano le lavoratrici e i lavoratori di Caserta e Marcianise della Softlab Tech. (Sardegna Reporter)

Le regioni chiederanno da subito provvedimenti mirati che puntino a razionare l’acqua in favore di un maggiore uso a scopi umani di prima necessità ed agricoli, al fine di evitare nel prossimo futuro una chiusura dei parchi acquatici, piscine e fontane monumentali Stampa. (Salernonotizie.it)