Non basta riaprire le scuole: cosa chiedono i genitori che si battono per la didattica in presenza

L'Eco di Bergamo INTERNO

“Vuoi vedere tuo figlio intubato?”. La sicurezza e il rispetto delle norme sono una regola quando a manifestare sono le mamme e i papà.

C’è chi mi ha scritto ‘Vuoi vedere tuo figlio intubato?’.

Eppure il clima sociale è così esacerbato che spesso anche i genitori più ligi, se chiedono per i loro figli di potere andare a scuola in presenza, sono etichettati come irresponsabili, negazionisti, untori. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri giornali

Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia , in caso di persone positive è prevista la quarantena degli alunni e degli educatori mantenendo il sistema delle “bolle”. In questo caso, anche se l’insegnante ha sempre usato la mascherina e mantenuto il distanziamento, tutti gli alunni sono considerati contatti stretti . (Prima Milano Ovest)

Dal 7 aprile, con il rientro in classe anche delle superiori torneranno a scuola. In caso di nuova zona rossa, nello specifico, gli studenti fino alla prima media compresa potranno continuare ad andare a scuola e a frequentare le lezioni in presenza. (RomaToday)

Occhi fissi sui telefonini in attesa di avere notizie sulla riapertura della scuola, tra orari differenziati e turni in presenza a rotazione. Ed è quest’ultima che crea maggiori difficoltà soprattutto ai docenti che. (ilmattino.it)

Ed è quest’ultima che crea maggiori difficoltà soprattutto ai docenti che. È stato un fine settimana, pur essendoci le vacanze di Pasqua, impegnativo per i dirigenti scolastici che tuttavia hanno il tempo anche oggi per organizzare la riapertura delle scuole per infanzia, primaria e la prima media. (Il Mattino)

Lo annuncia all’Adnkronos il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino. Ho deciso di firmare una nuova ordinanza che chiude la didattica in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado nel comune di Caltanissetta, dal 7 al 14 aprile”. (Orizzonte Scuola)

mostra con evidenza il rischio a cui sono stati esposti gli operatori scolastici durante la didattica in presenza. Abbiamo sempre sostenuto che la scuola, in piena circolazione pandemica, fosse una occasione di contagio ed il fatto che fra gli operatori scolastici si verifichino più casi rispetto al resto della popolazione ne è la prova. (LecceSette)