POGACAR. «QUESTO TOUR È STATO DIFFICILE, MA IO CONTINUO A DIVERTIRMI»

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“Quest’anno abbiamo le Olimpiadi e ancora una volta non potrò festeggiare la vittoria al Tour, quindi lo farò dopo i Giochi

Per lo sloveno questo è il secondo Tour de France vinto e anche le vittorie per lui, devono essere sempre diverse.

“Non so quale Tour sia stato più difficile da vincere.

Non mi piacciono i paragoni e voglio essere solo me stesso”.

Per me è stato molto bello vederlo, con lui c’è un rapporto speciale nato quando ho iniziato a correre in questa squadra. (TUTTOBICIWEB.it)

Ne parlano anche altre testate

Un altro sogno si è avverato per Wout van Aert, che oggi ha vinto la cronometro finale del Tour de France. (TUTTOBICIWEB.it)

Si tratta de la Cote de Gres al chilometro 7.4 di un percorso che si concluderà con il classico circuito di Parigi da percorrere otto volte. Domani, con lo sloveno che potrà brindare in corsa con lo champagne, i velocisti si giocheranno l’arrivo più prelibato sul traguardo di Parigi. (Quotidiano.net)

< > . Pogacar attento a non correre rischi. Quello che lo è più di tutti è Tadej Pogacar. Van Aert lo sfiderà, poi punterà dritto su Tokyo per correre sia la prova in linea che la crono, Van der Poel invece si concentrerà olo sulla mountain bike (La Repubblica)

Van Aert (26 anni) sarà in lizza per l’oro olimpico ai prossimi Giochi di Tokyo, tanto per la corsa in linea quanto per la cronometro Wout van Aert velocissimo. La cronometro, corsa sotto il sole estivo tra le reputate vigne del Libournais e di Saint Emilion, ha lasciato invariato l’ordine dei primi dieci della generale. (Corriere del Ticino)

Anche oggi deve subire una brutta battuta d’arresto, proprio come a Laval dove fu costretto ad arrendersi a Pogacar per 19”. Fa il suo piccolo grande Tour e oggi è ufficialmente è insignito di numero rosso di più combattivo della Grande Boucle (TUTTOBICIWEB.it)

Il belga ha superato il danese Kasper Asgreen e il suo compagno di squadra, il danese Jonas Vingegaard, secondo in classifica generale alla sua prima partecipazione alla Grande Boucle. Secondo queste testimonianze, si sentirebbero in gruppo alcuni rumori strani provenire dalle catene delle biciclette, che farebbero sospettare alla frode tecnologica. (ilmessaggero.it)