Giorgetti: piano per la difesa che mobiliti 200 miliardi, ma non a scapito di sanità o servizi

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BRUXELLES. La proposta italiana per i finanziamenti alla difesa è quella di «un fondo di garanzia che ottimizza l'utilizzo delle risorse nazionali e europee con l'obiettivo di convogliare in modo più efficace i capitali privati, con una spesa pubblica contenuta. Un fondo di garanzia di circa 16 miliardi di euro potrà mobilitare fino a 200 miliardi di investimenti industriali aggiuntivi, in linea con le migliori pratiche di Invest Eu e prima del Fondo europeo per gli investimenti strategici». (La Stampa)
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Nel frattempo, continua il dibattito politico sulla sicurezza del Continente. Giancarlo Giorgetti propone la via italiana al piano europeo per la difesa, mettendo d'accordo la maggioranza e raccogliendo l'apertura di credito da parte della Francia. (il Giornale)
Il ministro dell'Economia a Bruxelles: quando "le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite l'Italia farà la sua parte, prima però occorre definire ciò che è necessario". Poi ha aggiunto: "Dobbiamo chiarire la portata e la durata della clausola di salvaguardia e distinguere tra i bisogni immediati legati alla guerra in Ucraina e la strategia sulla sicurezza a lungo termine" ascolta articolo (Sky Tg24 )
Così Matteo Salvini a commento di quanto emerso all’Ecofin."Investire in sistemi di protezione e sicurezza a livello nazionale è assolutamente utile, senza togliere fondi a sanità, scuola e famiglie, ed è fondamentale che l’Europa sia promotrice di pace, accompagnando le iniziative e le proposte di Trump, Zelensky e Putin. (LA STAMPA Finanza)

Fu il giorno in cui gli italiani capirono a pieno la parola spread, ossia il valore della differenza di rendimento tra i titoli di Stato nazionali con il Bund tedesco e fu la prima tessera del domino che di l&igr… Quel giorno del 2011 Silvio Berlusconi ricevette da Francoforte una lettera della Banca centrale europea. (L'HuffPost)
Inoltre il piano dev’essere europeo, seppure con la titolarità e la specificità degli Stati membri, e allargato: non solo difesa ma anche sicurezza e protezione. L’Italia vuole evitare ulteriore debito pubblico per aumentare la difesa e preferisce che i privati abbiano maggiore ruolo, grazie al sostegno di garanzie pubbliche europee, sul modello di InvestEu. (Liberoquotidiano.it)
Dopo la cena di lunedì 11 marzo, animata da opinioni divergenti su come reperire gli 800 miliardi di euro per il piano di riarmo europeo, il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, ha fatto quel che gli riesce meglio: far quadrare il più possibile i conti. (Milano Finanza)