Influenza da record, in Italia 16 milioni di casi

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La stagione influenzale che ci stiamo lasciando alle spalle sarà ricordata in molti Paesi come una delle più intense degli ultimi anni. Lo confermano i primi bilanci della stagione che arrivano dalle agenzie sanitarie che smentiscono le attese della vigilia. Lo scorso anno, dopo un biennio in cui le misure di contrasto alla pandemia avevano spento la circolazione dei virus influenzali e di quelli respiratori in generale, un pò ovunque si era osservata una stagione molto intensa. (la Repubblica)
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I dati dei medici sentinella Nella settimana dal 21 al 27 aprile sono stati circa 221.000 gli italiani messi a letto da influenza e virus cugini, portando i casi stimati nell’intera stagione 2024-2025 a quota 16.129.000. (Fortune Italia)
Con la diciassettesima settimana del 2025, tra il 21 e il 27 aprile, si conclude la sorveglianza RespiVirNet sull’andamento dell’influenza. Nell’intera stagione 2024-2025 i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 16.129.000, numero mai raggiunto nelle precedenti stagioni influenzali. (VareseNews)
La stagione influenzale che ci stiamo lasciando alle spalle sarà ricordata in molti Paesi come una delle più intense degli ultimi anni. In Italia, certifica l’ultimo rapporto dell’ISS che ogni settimana monitora l’andamento delle infezioni stagionali, è stato toccato il numero record di 16.129.000, “mai raggiunto nelle precedenti stagioni influenzali”, superando un altro record, quello dello scorso anno, con circa un milione e mezzo di casi in più. (MeteoWeb)

Un numero "mai raggiunto nelle precedenti stagioni influenzali", ha riportato l'ultimo rapporto di sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto superiore di sanità. I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all'intera popolazione, sono stati circa 16 milioni e 129mila. (Tgcom24)
Quella che doveva essere una stagione influenzale moderata si è trasformata nella peggiore mai registrata in Italia. E gli esperti avvertono: potrebbe essere solo l’inizio di un trend allarmante, tra coperture vaccinali in calo e stagioni sempre più lunghe. (Euractiv Italia -)
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