G7, Di Maio: Bene accordo global tax ora Italia protagonista con G20

LaPresse INTERNO

Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo all’evento ‘Made in Italy: setting a new course’ de Il Sole 24 Ore e Financial Times

Sarà fondamentale per consolidare questo passo con le principali economie del mondo”.

(LaPresse) – L’accordo raggiunto al G7 sulla tassazione per le multinazionali – global tax – è “un’altra grande notizia.

Il prossimo passaggio è il G20, che vede protagnonista l’Italia. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

I ministri delle Finanze dei paesi del G7, riuniti a Londra, hanno raggiunto un importante accordo per impegnarsi a istituire una tassa globale di almeno il 15 per cento per le multinazionali che operano in quei paesi, a prescindere da dove siano le loro sedi. (Avanti!)

Sono fiero che il G7, abbia dato prova di una direzione collettiva, in questo periodo cruciale per la ripresa economica mondiale”. Ieri, si è svolta a Londra, la prima riunione in presenza da quando è scoppiata la pandemia, dei G7, i ministri della Finanze dei sette paesi più industrializzati al mondo. (Redazione Imprese News)

Grande soddisfazione per l’intesa è stata espressa dal nostro premier, Mario Draghi, il quale ha dichiarato: “Saluto con grande soddisfazione l’accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto oggi a Londra dai ministri delle finanze del G7. (Webnews.it)

Si prevede un gettito di 80miliardi per gli Stati; 2,7 miliardi per l’Italia. La Spagna ha già approvato il piano (la Spagna non fa parte del G7). Tuttavia, è un primo passo importante nella giusta direzione (Agenda Digitale)

I grandi hanno trovato l'accordo per imporre l'imposta minima del 15% alle multinazionali. Ma dietro la trattativa ci sono le tensioni per il futuro assetto del potere Ue. (Panorama)

Ha infatti prodotto un accordo molto popolare (globalmente popolare potremmo dire) sul piano dell’equità fiscale globale. Con questo sistema (legale) di dumping fiscale, miliardi di dollari che spettano alle casse erariali degli Stati rimangono nelle tasche degli azionisti. (Eastwest)